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Ci risiamo. Neanche il tempo di festeggiare due semplici e convincenti vittorie ad Acapulco che Matteo Berrettini si trova nuovamente costretto a fare i conti con qualche fastidio fisico. A quanto pare nulla di grave, il tennista romano ha voluto rassicurare tutti che la risonanza magnetico ha dato buone notizie e che volerà in California per il torneo di Indian Wells con la speranza e l’obiettivo di riuscire a recuperare in vista del torneo. Le teste di serie non esordiranno prima di venerdì/sabato, quindi Matteo avrà a disposizione qualche altro giorno per testare la sua gamba prima dell’eventuale incontro di primo round.
Tutti ci auguriamo che possa effettivamente andare così, ma è chiaro come i dubbi siano in ogni caso tanto. Berrettini ha bisogno di giocare e trovare il ritmo dopo mesi di attività a singhiozzo e ritirarsi al terzo match disputato non lascia stare tranquilli a prescindere da quali saranno le conseguenze di quel problema patito in Messico. E anche a livello mentale per il giocatore è difficile mantenere basso il livello di frustrazione in situazioni come queste. Anche perché Matteo all’orizzonte vede un periodo di tre mesi in cui non ha nulla da difendere visto lo stop dello scorso anno e quindi la possibilità di tornare in posizioni di classifica più consone al livello a cui ci ha abituato negli ultimi tre anni.
A Indian Wells e in generale nei 1000 americani sul veloce Matteo non ha mai brillato nel corso della carriera. Il miglior risultato lo ha ottenuto proprio lo scorso anno con gli ottavi di finale, quando si arrese a Kecmanovic dopo aver battuto Rune ed Harris. Pochi mesi prima, quando l’edizione 2021 del torneo si giocò in autunno, venne sconfitto da Taylor Fritz che da lì iniziò la sua scalata che lo vede ora nella top-5 del ranking mondiale. In precedenza due sconfitte al primo turno, rispettivamente contro Queerey e Medvedev.
Nel caso tutto dovesse filare liscio dal punto di fisico, partirà in tabellone da testa di serie numero 21, quindi già con il rischio di un terzo turno complesso contro un top-15. Ma come spesso già affermato, si tratta di questioni secondarie. ll classe ’96 romano deve prima di tutto star bene a livello fisico e mentale. E purtroppo negli ultimi 15 mesi questo è avvenuto di rado.
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