Il portiere del Real Madrid e del Belgio, nonché capitano della sua selezione, ha rotto il silenzio dopo il suo addio al ritiro dei rossi. Ecco le sue parole: “Questo pomeriggio mi ha sorpreso ascoltare la conferenza stampa del mister in cui ha fornito un resoconto parziale e soggettivo di un colloquio privato che abbiamo avuto dopo la partita contro l’Austria. Ci tengo a precisare che non è la prima volta né l’ultima volta che parlo con un allenatore di questioni legate allo spogliatoio, ma è la prima volta che qualcuno decide di parlarne pubblicamente. Sono profondamente deluso da questo, ma ci tengo a precisare che le dichiarazioni dell’allenatore non corrispondono alla realtà. In quella conversazione gli ho chiesto, non per beneficio diretto, di spiegare e prendere decisioni per evitare situazioni che in passato ci hanno danneggiato cercando sempre il vantaggio generale. Essere o non essere il capitano della Nazionale non è né un capriccio né una decisione casuale, dovrebbe essere una sua decisione ed è quello che ho cercato di trasmettergli.
E ancora: “Purtroppo non ho raggiunto il mio scopo. Insisto sul fatto che in nessun caso ho preteso nulla e che ho parlato con il mio compagno di squadra Romelu Lukaku per chiarire eventuali circostanze legate a questa situazione. Allo stesso tempo voglio chiarire che non ho avuto alcuna discussione su un argomento simile con nessun compagno di squadra, come è stato affermato. Ieri pomeriggio, inoltre, mi sono sottoposto a controllo per un problema al ginocchio destro. L’équipe medica del mio club e la nazionale si sono messi in contatto e hanno esaminato tutto il materiale per prendere la decisione di lasciare il ritiro”.
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