Finisce con la beffa quello che con ogni probabilità sarà l’ultimo Clasico di Xavi sulla panchina. Al Bernabeu, in occasione della trentaduesima giornata di Liga, il Real Madrid batte 3-2 il Barcellona e avvicina ulteriormente l’aritmetica della vittoria del campionato. A sei giornate dal termine la squadra di Carlo Ancelotti sale a 81 punti in classifica, undici in più dei blaugrana che devono guardarsi alle spalle con il Girona a -2 dal secondo posto. Il Barcellona passa due volte in vantaggio con Christensen prima e Fermin Lopez poi, ma viene raggiunta dalle reti di Vinicius su rigore e Vazquez (su assist del brasiliano). Nel finale è Jude Bellingham a realizzare la rete da tre punti.
È l’ultimo Clasico di Xavi. Ma probabilmente anche quello di Luka Modric. È il croato la sorpresa di formazione dal 1′ per i blancos, mentre il tecnico blaugrana lascia in panchina Pedri. A pochi giorni dagli impegni di Champions – con destini opposti per le due squadre – è l’eroe di Manchester, Andrij Lunin il primo protagonista negativo della serata. Al 6′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra di Raphinha, il portiere del Real sbaglia completamente i tempi dell’uscita favorendo così il colpo di testa vincente di Christensen. La reazione del Madrid è immediata. Camavinga pesca Modric, che a sua volta spizza di testa per Vinicius: il brasiliano ha la palla dell’1-0 ma calcia alto. La rete del pareggio è rinviata al 18′ e Cancelo ne combina un’altra dopo la notte da incubo col PSG. L’esterno ex Inter si fa saltare come un birillo da Vazquez che entra in area e subisce fallo da Cubarsì. L’arbitro punisce l’inesperienza del 17enne e concede il rigore: dagli undici metri va Vinicius, che non sbaglia.
Allo scoccare dell’ora di gioco c’è spazio anche per un episodio che farà discutere. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Yamal devia verso la porta e Lunin para. Secondo il Barcellona, la palla ha varcato la porta, ma l’arbitro, senza goal line technology, fa giocare e il Var non interviene. Un episodio di gol fantasma a tutti gli effetti, che il Var non è riuscito a chiarire. Nel finale del primo tempo c’è un’altra brutta notizia per il Barcellona, che perde Frenkie de Jong. L’olandese si fa male per la terza volta in stagione alla caviglia ed è costretto ad uscire in barella. Al suo posto c’è Pedri, ma lo spagnolo non riesce ad incidere.
Ad inizio ripresa c’è subito un botta e risposta tra stelle. Yamal rientra sul sinistro e calcia. Poco dopo lo imita Bellingham. In entrambi i casi le conclusioni sono gestite senza problemi da Lunin e Ter Stegen. I ritmi sono più bassi nel corso della ripresa. E al 69′ è l’uomo meno atteso a riportare avanti il Barcellona. Lamine Yamal tenta un tiro cross, Lunin respinge ma lo fa sui piedi di Fermin Lopez che appoggia in rete. Il Barca ha segnato 12 gol con giocatori subentrati in campionato, più di qualsiasi altra squadra in Spagna. Il Real Madrid però ancora una volta pareggia immediatamente. E si affida nuovamente al trascinatore di serata: al 73′ Vinicius crossa, sul lato opposto Vazquez sfugge alla marcatura di Cancelo e con la volée supera Ter Stegen. L’estremo difensore del Barcellona al 78′ è decisivo: Lunin rilancia lungo per Vinicius che sorprende la difesa catalana ma al momento del tiro viene murato dal portiere. Nel recupero arriva il gol vittoria del Real. Il solito, travolgente, Lucas Vazquez crossa basso al centro. La palla sfila fino a capitare sui piedi di Bellingham che lascia partire un tiro imprendibile per Ter Stegen. Si tratta della terza vittoria consecutiva per il Real nel Clasico. È la cartolina peggiore di una stagione già insufficiente per il Barcellona.