La settimana si apre all’insegna del grande spettacolo e dei colpi di scena, nei playoff e nei playout del campionato di basket di serie A2. Le quattro sfide disputate questa sera nella corsa verso la promozione nella massima categoria, e tutte valide come gara4 delle rispettive serie hanno dato lo stesso risultato: De’ Longhi Treviso, Alma-Agenzia per il Lavoro Trieste, Lighthouse Conad Trapani e Mens Sana Siena hanno ottenuto il pass per la bella, sconfiggendo in serata rispettivamente Novipiù Casale Monferrato, Orsi Tortona, Centrale del Latte-Amica Natura Brescia e Andrea Costa Imola. Mentre nell’unica gara in programma per i playout, piangono lacrime amare i tifosi della Virtus Roma, che perde in casa del Basket Recanati e dovrà ora affrontare la “finale” per evitare la clamorosa retrocessione in serie B.
La partita che ha riservato le più grandi emozioni è quella disputata al PalaIlio di Trapani, dove la Lighthouse Conad ha ripetuto quanto ha fatto sabato scorso in gara3. Dopo aver iniziato la partita all’inseguimento di Brescia, i granata sono riusciti a piazzare una rimonta importante, trascinati ancora una volta da un Renzi in stato di grazia, coadiuvato questa volta dal solito Keys e da un Chessa in formato playoff. Tuttavia, dopo aver sfiorato il vantaggio in doppia cifra, i siciliani sono stati rimontati dagli ospiti, che con un ritrovato Moss e un Cittadini che ha fatto valere tutta la propria esperienza ha ottenuto quantomeno la chance di giocarsela all’overtime. Ma l’orgoglio di Trapani ha fatto sì che la tanto agognata vittoria arrivasse, e con essa il diritto di giocarsi tutto negli ultimi 40 minuti della serie.
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Non c’è stata molta storia nel quarto capitolo della serie tra Trieste e Tortona. Dopo aver perso in maniera inaspettata gara4, e aver così regalato un primo match-point agli avversari, i giuliani sfoderano una prestazione di grande energia e intensità , con l’esperienza di Pecile e la freschezza di Bossi che fin da subito sono difficili da reggere per gli ospiti, mentre in fase offensiva ci pensa Nelson a far scattare l’allarme per la difesa dei piemontesi. Dall’altra parte l’attacco fa fatica a girare, visto che a parte le triple di capitan Simoncelli arriva troppo poco, soprattutto dagli americani Marks e Brooks, mentre Spissu non riesce a ripetere l’exploit di gara 3. Gli uomini di coach Dalmasson, dunque, riequilibrano la serie e ora vanno in casa di Tortona per tentare il blitz che vale un posto ai quarti.
Stesso discorso per Siena, che con lo stesso punteggio ottenuto da Trieste (85-64) stende Imola e completa la rimonta, dando un ulteriore segnale del fatto che il fattore campo conta tantissimo in questa serie. Un indizio sicuramente poco confortante per la Mens Sana, visto che gara5 si giocherà in terra emiliana, ma la maturazione avvenuta tra i big della compagine di coach Ramagli fa ben sperare. Diliegro ha ripreso possesso del canestro, soprattutto quello offensivo, mentre Udom lancia segnali evidenti di crescita, e le triple di Ranuzzi e degli americani Roberts e Bryant fanno il resto. In casa Andrea Costa, invece, Anderson è l’unico a lanciare segnali in fase offensiva, mentre l’energia sotto canestro di Maggioli non basta, considerando la sua incostistenza al rimbalzo d’attacco.
Chiudiamo il giro dei playoff con il risultato forse più sorprendente. Treviso riesce ad espugnare il palazzetto di Casale Monferrato, e ora potrà giocare gara 5 in casa. Partita dai punteggi bassi come di consueto, con i piemontesi che fanno tantissima fatica al tiro da tre punti (chiuderanno con un pessimo 4/18), mentre gli ospiti riescono anche a stringere molto bene le maglie sotto al proprio canestro. E in una serata in cui gli attacchi fanno molta fatica, succede che un Powell da 6/13 complessivo riesce a fare la differenza in favore della De’ Longhi, mentre il silenzioso Ancellotti firma una doppia doppia con 10 punti e altrettanti rimbalzi, che alla lunga si rivelerà fondamentale.
E mentre queste otto squadre continuano a giocarsi la possibilità di proseguire la corsa verso il titolo, c’è una Virtus Roma che dovrà lottare strenuamente per evitare la clamorosa retrocessione in B. “Merito” di Recanati, che gioca una gara 4 a dir poco esemplare e ottiene la meritata salvezza al termine di un incontro che presenta un uomo solo al comando: Lenzelle Smith Jr. domina in attacco, e con ben sette triple detona i capitolini, così come fa Procacci che esce dalla panchina e piazza quattro canestri pesanti. La Acea si affida al solo Olasewere in fase offensiva, mentre il resto della squadra latita, in primis capitan Maresca, Callahan e Voskuil, che scelgono il momento peggiore – e per giunta tutti insieme – per fallire l’appuntamento più importante della stagione. Ora la compagine di coach Esposito attende la perdente della serie tra Jesi e Omegna per sapere contro chi dovrà giocarsi la salvezza.