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Basket, Nba: sorpasso Hornets, Miami micidiale

Zach La Vine - Foto profilo ufficiale NBA

Sei partite. Sei storie. Dopo una cavalcata lunga quasi due mesi, i Charlotte Hornets hanno scalzato i Chicago Bulls dall’ottava piazza a est. Merito di un Kemba Walker versione All-Star (26 punti) che trascina i suoi ad una vittoria piuttosto agevole contro i Phoenix Suns, merito anche dei Miami Heat. Gli uomini di Erik Spoelstra danno l’ennesimo segnale di forza, dando a Rose&Co. l’ottava sconfitta nelle ultime tredici partite, vincendo di prepotenza con il nuovo asse Johnson-Whiteside (50 punti in due). Continua trionfale la marcia dei Portland Trail Blazer, ancora vincenti, che sbancano il Madison Square Garden di New York senza alcuna difficoltà, con i soliti due (McCollum e Liliard, 55 punti combinati).

I Dallas Mavericks non fanno troppa fatica a sconfiggere gli Orlando Magic, D’Angelo Russell diventa il primo rookie della storia dei Lakers, da Elgin Baylor nel 1959, a fare 39 punti in una partita. I giallo-viola, infatti, grazie alla tripla del prodotto di Ohio State sul 100-97 che vale la vittoria interna contro i Brooklyn Nets. Ma il colpaccio della notte, naturalmente, l’hanno piazzato i Golden State Warriors. Senza Steph Curry, a riposo per un problema alla caviglia, e senza Andre Iguodala, i campioni in carica ottengono la 43/ma vittoria consecutiva in casa e la 54/ma della stagione. Un Draymond Green da quasi tripla doppia (15+13+19) si fa aiutare da Klay Thompson (26) per portare la partita ai supplementari e poi esplode con la tripla del +4 (107-103) che diventa decisiva ai fini del successo. Ma è anche un successo di squadra, di (quasi) tutto il quintetto titolare in doppia cifra, di 31 punti della panchina.

I risultati della notte

Phoenix Suns@Charlotte Hornets 92-126
Chicago Bulls@Miami Heat 111-129
Portland Trail Blazers@New York Knicks 104-85
Orlando Magic@Dallas Mavericks 108-121
Atlanta Hawks@Golden State Warriors 105-109
Brooklyn Nets@Los Angeles Lakers 101-107

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