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La Nba si schiera contro il neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo quanto rivelato da ESPN, tre squadre della National Basketball Association hanno deciso, per protesta, di disdire il contratto con gli hotel di proprietà del tycoon. Si tratta di Milwaukee, Memphis e Dallas, che hanno prontamente annullato le prenotazioni nelle strutture alberghiere di Donald Trump a New York City e Chicago. In realtà si è aggiunta una quarta squadra, che ha deciso tuttavia di restare nell’anonimato. Sette squadre poi  hanno fatto sapere di voler rinnovare l’accordo, almeno per un’altra stagione.
Desta curiosità soprattutto la scelta dei Mavericks, il cui patron, Mark Cuban, fino a qualche mese fa era in corsa per fare da vice al candidato repubblicano. L’NBA, o perlomeno una cospicua parte, conferma di non aver digerito l’elezione di The Donald alla Casa Bianca. Basti pensare che la stella dei Cleveland Cavaliers, LeBron James, aveva presenziato a fianco della democratica Hillary Clinton in uno dei suoi ultimo comizi, schierandosi apertamente in suo favore. Sappiamo poi com’è andata a finire.