I Golden State Warriors rispondono in maniera incredibile al passo falso contro i Minnesota Timberwolves, diventando la seconda squadra di sempre a vincere 70 partite in regular season, agguantando matematicamente il primo posto e sconfiggendo in maniera convincente i San Antonio Spurs. I campioni in carica dominano dall’inizio alla fine a sfruttano il 54% dal campo e i 27 punti di Steph Curry per piegare la difesa dei texani, complessivamente scarichi, e puntare il record dei Chicago Bulls 95/96: vincere le ultime tre per riuscirsi. Lo ha assicurato anche Kerr: “Il record? Chi sono io per dirgli di non giocare?”
Braccio di ferro per il terzo posto ad est tra Atlanta Hawks e Miami Heat. Gli uomini di Mike Budenhoizer battono i Toronto Raptors in volata, mente Dwyane Wade&Co. mettono definitivamente la parola “fine” alla rincorsa ai playoff dei Chicago Bulls. Gli Heat inseguono per tutto il primo tempo, impattano nel terzo quarto e scappano a 2’37’’ dalla sirena con un break di 10-2 che vale tantissimo. Sanguinosa sconfitta anche per gli Houston Rockets, superati in casa dai Phoenix Suns dopo la sconfitta di misura contro i Dallas Mavericks. I texani si fanno rimontare un vantaggio di 12 punti (39-27) e con 4’ sul cronometro, avanti 110-107, non segnano più e subiscono un parziale di 12-0. Houston, abbiamo un problema.
I risultati della notte
Atlanta Hawks-Toronto Raptors 95-87
Miami Heat-Chicago Bulls 106-98
Houston Rockets-Phoenix Suns 115-124
Sacramento Kings-Minnesota Timberwolves 97-105
Golden State Warriors-San Antonio Spurs 112-101