La cestista statunitense Brittney Griner si è dichiarata colpevole delle accuse mossegli dal tribunale di Khimki, Russia, che la imputa per detenzione e traffico di stupefacenti. L’atleta era stata arrestata a febbraio, quando, in seguito ad una perquisizione, era stata trovata in possesso di cartucce di vaporizzatori con olio di cannabis all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. L’ammissione di colpevolezza è arrivata ai microfoni della Cnn per mezzo degli stessi avvocati della Griner, che ora rischia fino a 10 anni di carcere proprio in Russia. Provo il suo avvocato Alexander Boykov ha chiesto “una sentenza il più morbida possibile”, specificando come la Griner abbia “apprezzato” la ricezione di una lettera dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che mercoledì ha affermato che avrebbe reso “prioritaria” portarla a casa. Dal canto suo, Mosca ha risposto, dicendo che il “clamore” degli Usa sulla Griner non avrebbe aiutato il suo caso. L’udienza è fissata per prossimo il 14 luglio.
Basket, la cestista Usa Griner si dichiara colpevole di contrabbando di droga: rischia fino a 10 di carcere in Russia
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