Non c’è storia in gara-2 delle Finals Nba: i Golden State Warriors battono i Cleveland Cavaliers 110-77 e si portano avanti per 2-0 nell’ultima corsa verso il titolo.
E’ Draymond Green l’eroe di serata con 28 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, che dopo l’ottima prova anche del primo atto sembra davvero candidarsi (come capitò lo scorso anno ad Andre Iguodala) ad Mvp della serie finale, in caso in cui i Warriors dovrebbero centrare il secondo anello consecutivo.
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Stephen Curry (18 punti) e Thompson (17 punti) non si prendono il centro del palco e lasciano spazio al “sistema” squadra che segna ancora più di un centinaio di punti e soprattutto tiene la squadra avversaria sotto gli ottanta punti segnati.
19 punti, 9 assist, 8 rimbalzi per un solito ma solo LeBron James che non trova supporto nel resto della squadra, né in Irving (10 punti) né tantomeno in Love, ombra di se stesso (5 punti).
Ora la serie si sposta in Ohio, tra le mura della Quicken Loans Arena di Cleveland dove i Cavs avranno l’ultimo appello per rimanere aggrappati alla serie. In caso di vittoria anche in gara-3, non è di certo un mistero, sarebbe davvero impossibile per la squadra del “Re”, riuscire a ribaltare una così pesante sentenza.
Prossimo appuntamento con le due migliori squadre della Lega, nella notte tra martedì e mercoledì alle ore tre. I Cavs, come detto, alla ricerca della vittoria della speranza, i Warriors invece con la possibilità del colpo del possibile ko. Lebron alla ricerca della sua squadra, Curry e Thompson con una squadra in più ma forse la differenza più grande è nei due allenatori che occupano le panchine.