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Non poteva sperare in un tabellone migliore per iniziare la stagione Jannik Sinner, ai nastri di partenza dell’Australian Open 2024. Si può dire che al tennista azzurro, quarta forza del seeding, sia andata di lusso visto che sul suo cammino non si prospettano grossi pericoli fino alla semifinale. Eppure le insidie non mancavano, nonostante la testa di serie numero 4 l’abbia ovviamente agevolato; la dea bendata però gli ha sorriso, ridandogli ciò che gli aveva tolto a New York con Zverev agli ottavi e Alcaraz agli eventuali quarti.
Se proprio bisogna trovare il pelo nell’uovo, magari si poteva sperare in un esordio più soft. Invece a Sinner è toccato Botic van de Zandschulp, tennista olandese che si esprime molto bene sul cemento e può pensare di strappare almeno un set a Jannik. Da qui a ottenere la vittoria ce ne passa, ma comunque si tratta di un match che l’azzurro non dovrà sottovalutare e che anzi potrebbe richiedere un dispendio di energie non indifferente. Fa molta meno paura invece il secondo turno, contro Cachin o qualificato, così come il terzo, contro Baez (testa di serie #26) oppure uno tra Wolf, Galan e Kubler.
Agli ottavi, Sinner potrebbe incrociare le racchette con Khachanov (già sconfitto comodamente in passato) o Tiafoe, che sta attraversando un momento di profonda crisi. Quindi i quarti contro Rublev o De Minaur, avversari con cui Sinner ha un bilancio estremamente positivo. L’unica insidia potrebbe essere rappresentata da Korda, ma non sarà affatto facile ripetere il cammino dello scorso anno, tantomeno dopo le fatiche di Adelaide. Salvo sorprese – e negli slam, va detto, non mancano – non si può dunque non considerare Sinner come il principale indiziato per un posto in semifinale in questo lato di tabellone, presieduto dal campione in carica Novak Djokovic (che debutterà contro un qualificato).
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Sorteggio decisamente meno fortunato per il rientrante Matteo Berrettini, opposto al finalista uscente Stefanos Tsitsipas, con sui si è allenato pochi giorni fa a Melbourne. Se l’azzurro fosse al 100% non sarebbe affatto un match proibitivo; diverso invece il discorso con tutte le incognite, fisiche e tecniche, del caso. Berrettini che peraltro si trova nel potenziale terzo turno di Lorenzo Musetti, apparso in ripresa ad Adelaide e opposto prima a Bonzi e poi a uno tra Duckworth e Van Assche. Vincere due partite dovrebbe essere quantomeno il minimo obiettivo per il carrarino, specialmente se vuole ambire a “tornare in top 20”. E chissà che poi non possa giocarsela con questo Tsitsipas.
Per quanto riguarda gli altri due italiani, Matteo Arnaldi non dovrebbe avere problemi all’esordio contro la wild card Walton, mentre al secondo turno rischia di trovare l’ostico De Minaur, fresco di top 10. Non è andata per nulla bene invece a Lorenzo Sonego, atteso da un debutto insidiosissimo contro Dan Evans e poi da un secondo turno ai limiti dell’impossibile contro Carlos Alcaraz.
Infine, dando un’occhiata agli altri match, i primi turni più interessanti sono senz’altro Auger-Aliassime vs Thiem, Bautista Agut vs Shelton e Mannarino vs Wawrinka. Novak Djokovic parte facile, poi rischia di trovare Murray al terzo turno e Shelton agli ottavi, mentre Carlos Alcaraz potrebbe sudare parecchio contro Paul agli ottavi e soprattutto contro Zverev ai quarti. Sul cammino di Daniil Medvedev, gli ostacoli più pericolosi sono Dimitrov agli ottavi e Rune (o Hurkacz, che negli slam però fatica spesso) ai quarti.
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