Il tabellone principale dell’Australian Open 2023 è stato sorteggiato e sulla bocca di tutti gli italiani c’è il possibile derby al terzo turno tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Tra i due sorride di più l’altoatesino, che ha vinto l’unico precedente e ha più esperienza a certi livelli. L’incontro non va però sottovalutato, così come non bisogna pensare di essere già al terzo turno in quanto ci sono ancora prima due match da vincere. Nel complesso, però, si può dire che la dea bendata abbia sorriso a Sinner, il quale – salvo infortuni – avrà tutte le carte in regola per fare ben. Ripetere i quarti di finale raggiunti lo scorso anno non sarà un gioco da ragazzi (anche perché nel 2022 quello spot di tabellone fu caratterizzato dal forfait di Ruud), ma Jannik resta uno dei giocatori più pericolosi a Melbourne. Andiamo ad analizzare insieme il sorteggio e il suo possibile percorso.
Esordio sul velluto per il classe 2001, che debutterà contro Kyle Edmund, già sconfitto pochi giorni fa nell’Atp di Adelaide 1. È vero che il britannico nel 2018 ha raggiunto la semifinale, ma non si è ancora ripreso dal lungo infortunio ed è un lontano parente del giocatore di qualche anno fa. Non è un caso che una sua vittoria contro Sinner paga nove volta la posta. In un eventuale secondo turno, invece, Jannik sfiderebbe Tomàs Etcheverry o Gregoire Barrere. L’argentino non rappresenta una minaccia in quanto è uno specialista della terra rossa che sul cemento fatica parecchio. Sulla carta, dunque, Sinner ne farebbe un sol boccone. Più pericoloso invece il francese, che nel 2022 ha disputato quattro finali a livello Challenger sul cemento (vincendone due) e anche ad Adelaide ha fatto bene, sfiorando i quarti di finale dopo un bel successo ai danni di Isner. L’azzurro ha comunque vinto l’unico precedente e scenderebbe in campo con i favori del pronostico.
Eccoci dunque al potenziale terzo turno contro Lorenzo Musetti, stressante in quanto derby tra connazionali e amici ma con Sinner favorito sulla carta. Musetti non è lo stesso giocatore che nel 2021 fu sconfitto sul cemento indoor di Anversa ed è cresciuto notevolmente, ma meglio affrontare in uno slam sul cemento come l’Australian Open che non invece sulla terra rossa. Come già accennato, un match del genere comporterebbe un livello di stress maggiore rispetto ad altri incontri (per questo i derby non sono troppo piacevoli), ma Jannik non ha ragione di scendere in campo con timore.
Infine (speriamo non letteralmente) ecco l’ostacolo Stefanos Tsitsipas. Sinner potrebbe ritrovare colui che l’anno scorso ha messo fine alla sua corsa, sconfiggendolo nettamente ai quarti. Attualmente il greco è di un livello superiore e sarà inoltre motivato dalla possibilità di diventare numero uno del mondo in caso di vittoria del titolo. Jannik proverà comunque a mettergli i bastoni fra le ruote, nonostante i precedenti recitino 4-1 in favore di Stefanos. Da non sottovalutare neppure il fatto che Tsitsipas ha un’autostrada fino agli ottavi e potrebbe conservare delle energie, arrivando fresco all’appuntamento.
Qualora tale confronto dovesse materializzarsi, però, ecco che per Sinner sarebbe un importante banco di prova. Nel 2022 rappresentò un punto di non ritorno in quanto l’ultimo match con Piatti come allenatore (non a caso, si vocifera). A un anno di distanza, Jannik dovrà dimostrare di essere cresciuto e, a prescindere dal risultato, dare prova di potersela giocare contro uno dei migliori del mondo.
In caso di passaggio del turno, per Sinner potrebbe esserci uno tra Auger-Aliassime e Norrie, quindi un’eventuale semifinale con Nadal o Medvedev. Pensare così in grande, per quanto sia sinonimo di ambizione, non ha però molto senso: meglio concentrarsi sui primi appuntamenti e pensare partita dopo partita. Dodici mesi dopo i quarti a Melbourne, Sinner ci riprova, con basse aspettative ma contestualmente la consapevolezza di poter puntare in alto.