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Solitamente dopo la tempesta c’è la calma, ma nel caso di Andy Murray dopo la tempesta… c’è ancora la tempesta. Protagonista di una clamorosa vittoria al secondo turno dell’Australian Open 2023 contro Thanasi Kokkinakis, il britannico è apparso piuttosto piccato in conferenza stampa. Nonostante la vittoria in cinque set dopo quasi sei ore di gioco, Murray non era per nulla contento che il match fosse terminato alle 4 del mattino: “Non so per chi sia un vantaggio finire così tardi. Invece di parlare di una partita epica veniamo qui in conferenza stampa. Finisce in una sorta di farsa. È incredibile che le persone siano rimaste fino alla fine, e lo apprezzo molto, ma ci sono altri che devono lavorare il giorno seguente“.
Andy si è poi messo nei panni di un genitore di un ball boy, sollevando un tema interessante: “Se mio figlio fosse un raccattapalle e tornasse a casa alle cinque del mattino, come genitore mi arrabbierei molto. Non è vantaggioso per gli arbitri, né per i fan, né per i giocatori. Se ne parla da anni, ma non succede mai niente“. Interpellato, seppur indirettamente, il numero uno di Tennis Australia Craig Tiley, che per difendersi ha spiegato: “È stata una partita epica e quando pianifichi una partita del genere poco prima delle 22 di sera, non ti aspetti che vada vicino alle sei ore“.
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