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Da un lato Elena Rybakina, dall’altro Aryna Sabalenka: in palio il titolo dell’Australian Open 2023. Tutto pronto per l’atto conclusivo del torneo femminile a Melbourne, che incoronerà una nuova regina. A sfidarsi sulla Rod Laver Arena saranno due tenniste con un gioco simile ma con percorsi molto diversi. La kazaka ha già vinto uno slam, lo scorso anno a Wimbledon, ma si è affacciata al tennis che conta da poco, tanto che esordirà in Top 10 solamente la prossima settimana. La bielorussa invece è una certezza del circuito Wta da anni ma non aveva mai trovato l’acuto in uno slam, arrivando al massimo in semifinale. L’Australian Open sarà dunque un’enorme chance per entrambe, non solo di arricchire il proprio palmarés ma anche di affermarsi ulteriormente nel panorama tennistico mondiale. Andiamo dunque a presentare la finale.
COME CI ARRIVA RYBAKINA – La giocatrice kazaka ha lasciato un solo set per strada, al terzo turno contro Collins, in quello che è stato il primo vero match lottato dopo due comode vittorie contro Cocciaretto e Juvan. Da lì in poi l’asticella si è alzata ma Rybakina non ne ha risentito, anzi ha ottenuto tre agevoli successi in due set contro la numero uno al mondo Iga Swiatek, la mina vagante Ostapenko e la due volte vincitrice – nel 2012 e nel 2013 – Azarenka. Prima nella classifica degli ace scagliati – ben 44, contro i 31 della seconda, Karolina Pliskova – ha servito benissimo in queste due settimane ed è apparsa a tratti ingiocabile, specialmente quando ha avuto la possibilità di spingere da fondocampo. Elena sta vivendo un periodo di grande fiducia e non dovrà neppure ‘sbloccarsi’ in una finale slam, avendo già rotto il ghiaccio a Wimbledon.
COME CI ARRIVA SABALENKA – Seconda favorita della vigilia – solo perché Iga Swiatek era reduce da un 2022 clamoroso – la bielorussa è presto diventata la prima, non limitandosi a vincere le partite ma dominandole. Dopo aver battuto Martincova e Rogers, ha superato due teste di serie come Mertens e Bencic – quest’ultima grande protagonista di inizio stagione e numero uno della Race. Per arrivare in finale ha poi piegato Vekic e Linette, avversarie scomode che a Melbourne si stavano esprimendo ad alti livelli. Emblematico il tie-break contro la polacca in semifinale, dove ha dimostrato la sua superiorità imponendosi per 7-1. Sorpresa fino a un certo punto dato che Sabalenka aveva già iniziato l’anno conquistando il titolo del Wta di Adelaide; i numeri, però, sono davvero incredibili. 10 partite giocate – 10 vittorie, 20 set giocati – 20 set vinti. Per lei si tratta comunque della prima finale in carriera in un major, perciò l’aspetto psicologico non va sottovalutato.
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QUOTE E PRECEDENTI – Secondo i bookmakers sarà Sabalenka a partire leggermente favorita. Rybakina però è tutt’altro che spacciata, tanto che una sua vittoria paga poco più di due volte la posta. Un’analisi che ha tenuto in considerazione anche i precedenti, che sorridono alla bielorussa pur non essendo particolarmente recenti. Le due giocatrici si sono affrontate tre volte in carriera e ha sempre vinto Sabalenka. La prima volta nel 2019 sul veloce di Wuhan, mentre le altre due nel 2021, prima sul cemento di Abu Dhabi e poi sull’erba di Wimbledon. Tutti e tre i match hanno però presentato un copione identico: Sabalenka vince un equilibrato primo set, Rybakina ripristina la parità conquistando la seconda frazione e alla lunga la spunta la tigre di Minsk. Anche stavolta ci si aspetta un match molto equilibrato, con la quota dell’Over 23 game più bassa rispetto a quella dell’Under. Ciò vuol dire che i bookmakers si aspettano tre set oppure due parziali combattuti, magari con un tie-break.
COSA ASPETTARSI DALLA FINALE – Essendo una sfida tra due giocatrici che tirano molto forte, forse le più potenti del circuito anche per via della loro altezza, è lecito pensare che a spuntarla possa essere chi tirerà più forte. Essendo però una finale slam, in realtà saranno molti più fattori a determinare l’esito finale. Sicuramente il servizio sarà un’arma importante e avere delle buone percentuali potrà fare la differenza. Allo stesso tempo, riuscire a trovare una chiave in risposta per disinnescare le bordate dell’avversaria potrebbe risultare significativo e dare un vantaggio non indifferente. Ovviamente ci si aspetta un match in cui gli scambi verranno spesso chiusi entro i primi quattro colpi, come accaduto nelle sfide precedenti delle due giocatrici, che in virtù del servizio che si ritrovano tentano spesso di portare a casa il punto con un servizio vincente o magari con uno-due. Insomma, sarà interessante scoprire anche come le giocatrici prepareranno la finale con i rispettivi allenatori. Ciò su cui non ci sono dubbi è che sarà un match avvincente in cui entrambe le protagoniste lotteranno per riuscire a mettere la mani sul trofeo.
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