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Anche a Rotterdam, pur cedendo il suo primo set della settimana, Jannik Sinner continua a vincere. Per il 22enne di Sesto Pesturia – ancora imbattuto nel 2024 – con quella su Gael Monfils le vittorie in stagione sono diventate 9 (10 con le due esibizioni del Kooyong Classic), la striscia positiva includendo anche i tre successi di Coppa Davis è arrivata a 12 e il record nelle ultime 30 sfide giocate recita un inquetante (per gli avversari) score di 29 vinte e 2 perse. Numeri che nel corso degli ultimi due decenni siamo stati abituati a leggere accanto ai Djokovic, Nadal e Federer.
La strada è senza dubbio lunga e non sempre tutto girerà così alla perfezione, ma in questo momento Jannik pare essere diventato quella tipologia di giocatore contro il quale gli avversari alla prima difficoltà faticano a restare mentalmente nella partita perché già sanno di dover eventualmente soccombere. Oppure – come Medvedev in Australia e Monfils ieri – devono provare a giocare sovraritmo nella speranza di metterlo in difficoltà, per poi però calare inevitabilmente alla distanza.
Si affaccia in questo modo Jannik ai quarti di finale dell’ATP 500 olandese, dove ad attenderlo ci sarà un altro veterano del circuito, il redivivo Milos Raonic. Gli ultimi anni del tennista canadese sono stati un calvario sotto il piano fisico, con una pausa dal circuito addirittura di 23 mesi dal luglio del 2021 al giugno del 2023. E dal momento del rientro in campo i tornei e le partite non sono state certo tante. Il che è un peccato, perché la scorsa estate ha mostrato di essere ancora competitivo sulla singola partita. Ma appunto, gli stop ormai non si contano più e anche questo 2024 è iniziato con un paio di cancellazioni dai tornei pre-Australian Open e poi a Melbourne si è ritirato nel corso del terzo set contro Alex De Minaur dopo aver vinto il primo e perso il secondo.
Qui a Rotterdam due vittorie convincenti su De Jong e soprattutto Bublik, forte di poter contare su questo veloce indoor sulla sua arma migliore, ovvero il servizio. 20 aces nel match d’esordio, 12 contro il kazako, ovviamente concedendo solamente quattro palle break nel corso dei due incontri e annullandole tutte. Uno dei migliori battitori del circuito contro un top player alla risposta come Jannik. Gli ingredienti per un match dagli spunti interessanti ci sono tutti, così come è evidente che la sfida potrebbe decidersi su pochi punti se il canadese ex top-10 dovesse trovare una di quelle giornate in cui è semplicemente inavvicinabile nei suoi turni di battuta. L’allievo di Simone Vagnozzi per tali ragioni dovrà evitare cali di alcun tipo mostrare quel cinismo nei momenti decisivi che ha fatto vedere più e più volte nel corso degli ultimi mesi.
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