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Jannik Sinner sei nella storia del tennis italiano. L’azzurro sconfigge in due set Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6(4) 6-1, vola in finale al torneo Atp 500 di Pechino dove domani troverà Daniil Medvedev, e diventerà il nuovo numero quattro del mondo eguagliando il best ranking di Adriano Panatta. Quasi due ore di partita maiuscola del numero uno italiano che centra la dodicesima finale della sua carriera e domani andrà a caccia del nono titolo. Ma la storia è oggi. E l’ha scritta Jannik Sinner, anni ventidue.
PRIMO SET – L’inizio di partita è favorevole ad Alcaraz che sbaglia poco o nulla a differenza di Sinner ed in pochi minuti si porta sul 2-0. Ma il numero uno d’Italia mantiene i nervi saldi, vince un importantissimo terzo game e si sblocca: comincia a mettere pressione allo spagnolo e impatta sul 2-2. Il servizio non sembra essere un fattore, Alcaraz si riporta avanti 3-2 ma perde nuovamente la battuta, stavolta a zero, 3-3. Nel settimo game Jannik si complica la vita da 40-0, ma alla fine mette la testa avanti e si porta sul 4-3. Il livello del tennis si alza esponenzialmente, entrambi i giocatori salgono anche al servizio e non concedono più chances all’avversario: l’approdo naturale è il tie-break. Alcaraz parte male, commette qualche errore gratuito di troppo e si ritrova sotto 2-0. Sinner ha il set in pugno, ma sul 5-2 e due servizi non riesce a chiudere e rimette in partita lo spagnolo che accorcia sul 4-5. Qui però Alcaraz sbaglia con il diritto e poi subisce una magica risposta dell’azzurro: il set è di Sinner, 7-4 al tie-break.
SECONDO SET – Jannik, sulle ali dell’entusiasmo, comincia a bomba il secondo set e vince un game fantastico portandosi subito avanti di un break. Il secondo game è cruciale: Alcaraz ha tre palle break, ma Jannik alza il livello, regala spettacolo e vince un game molto importante salendo sul 2-0. I problemi si ripresentano al turno di servizio successivo, nel quarto game, con Alcaraz che si porta sullo 0-40 ma Sinner è resiliente: mette in fila cinque punti, respinge con perdite lo spagnolo e si issa sul 3-1. Carlos è poco cinico e concreto e nuovamente, avanti 40-15, non riesce a portare a casa il game. Sinner infila una risposta straordinaria che entra dentro alla mente dello spagnolo, è break. Un altro, l’ennesimo. Il traguardo è ormai vicino, Sinner allunga sul 5-1 e poi non trema: 7-6(4) 6-1, è finale. La dodicesima della sua giovane carriera. Tanto basta per essere già storia.
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