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Usain Bolt, l’uomo piĂą veloce della Terra, sostiene il lavoro dell’ Agenzia mondiale antidoping, nel suo lavoro di riesame delle analisi dei test dei Giochi Olimpiadi di Pechino 2008. La stella giamaicana dell’ atletica è campione olimpico nei 100 e 200 metri.
Secondo il quotidiano messicano ”Cancha”, sui 31 casi di positivitĂ riscontrati dalla Wada, Bolt ha detto che “è difficile, ma credo che la Wada debba ripulire il nostro sport. Se qualcuno ha truccato deve sapere che sarĂ perseguito“. Bolt ha anche ammesso di non sapere che: “le vecchie provette possono essere rianalizzate. Io seguo le regole, e se dicono che qualcuno non può gareggiare per motivi importanti, non c’è nulla che io possa fare”, Il riferimento è alla possibile assenza della squadra russa a causa delle indagini della giustizia statunitense sugli atleti di Sochi 2014.
Bolt parteciperĂ alla gara di Ostrava venerdì, 10 anni dopo la sua prima apparizione nella competizione che si svolge nella Repubblica Ceca. La star giamaicana ha detto di aver recuperato dall’ infortunio alla gamba destra e di sentirsi bene.