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Filippo Tortu è pronto per dare il via al suo 2019. Il velocista azzurro, che a soli venti anni ha battuto il record di Pietro Mennea nei 100 metri fermando il cronometro a 9.99 a Madrid, inizierà la sua stagione dal Palaindoor di Ancona, dove ha corso solo nella rassegna tricolore giovanile di cinque anni fa. “Non vedo l’ora di scendere in pista, dopo un po’ di tempo che non si gareggia la voglia è sempre tanta – ha dichiarato in un’intervista pubblicata da FIDAL – Mi sento molto bene e queste prime uscite della stagione indoor sono proprio quello serve, anche se non le ho finalizzate, ma solo inserite in mezzo alla preparazione. Spero di poter correre sui tempi del record personale. La gara dei 60 indoor è sempre un’incognita, molto breve, e sicuramente mi trovo più a mio agio nei 100 metri. Ma sono fiducioso”.
“Ad Ancona farò due gare, ma soltanto se mi qualifico per la finale – ha proseguito con un sorriso – poi ho in programma di tornare a Berlino. Ho già corso lì, nel mio unico meeting indoor della passata stagione. In confronto a un anno fa, non cambia molto, visto che il periodo è praticamente lo stesso. L’unica differenza è aver aggiunto un appuntamento, a dodici giorni di distanza. Ad Ancona ci sarà una tifosa speciale, mia nonna Titta”.
Tortu è soddisfatto della sua preparazione: “Negli allenamenti vedo che riesco a migliorare. In particolare sto curando molto la tenuta alla ritmica di corsa, sotto la guida tecnica di papà Salvino. Oltre che al campo di Giussano, all’aperto, in questi mesi invernali vado spesso a Bergamo, dove c’è un ottimo impianto indoor che mi consente di correre ancora più veloce. Della stagione outdoor ho definito la parte iniziale: le World Relays di Yokohama con la staffetta 4×100 azzurra, poi i 100 a Savona e il rientro sui 200 al Golden Gala di Roma. Poi c’è l’ipotesi di un periodo all’estero, in primavera. Ci sono varie possibilità, ma sarà tutto più chiaro dopo le prossime gare”.