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Terminata la stagione di atletica, si pensa già alla prossima. A Roma, si sono riuniti al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” dell’Acqua Acetosa gli azzurri dell’Atletica Elite Club per programmare gli impegni della stagione 2019. Gli appuntamenti fondamentali sono 3: i Campionati Europei Indoor a Glasgow (1-3 marzo), i Campionati Europei a squadre a Bydgoszcz (9-11 agosto) e soprattutto i Campionati del Mondo a Doha (27 settembre-6 ottobre).
Presenti anche Tortu e Desalu, il primo è riuscito a battere Mennea sui 100, mentre il secondo nei 200 non ancora seppur in questa stagione si sia avvicinato molto alla freccia del Sud. “Penso a un’uscita sui 60 metri come lo scorso anno, ma il vero esordio sarà ai Mondiali di staffette a Yokohama. Attento Fausto, perché l’anno prossimo ci sarò anche io sui 200!”. Questa la sfida lanciata da Tortu a cui risponde Desalu:“”Una bella notizia avere un avversario come Pippo sarà uno stimolo in più. Anche io farò qualche sgambata nella stagione indoor, perché non riuscirei a stare senza gare fino alla primavera. Poi anche per me Yokohama con la 4×100 della Nazionale e via verso il mezzo giro di pista”.
Presente anche Gianmarco Tamberi che fa il punto sul suo 2018 non brillante soprattutto nella prima parte: “L’avvio di questa stagione è stato un po’ frustrante: mi sentivo bene, ma le misure non venivano. Ho sentito il bisogno di staccare da tutto e concentrarmi su me stesso. Ho dovuto mettere a posto tante cose a livello tecnico, ma la prima cosa da superare erano tanti piccoli vizi nati dalla paura di staccare che un po’ mi portavo dietro dopo l’infortunio. Diciamo che il 2018 è servito soprattutto per resettare tutto questo, senza più timori. Ma sono stati gli Europei a sbloccarmi. Dopo il quarto posto di Berlino, sono arrivate tre gare finalmente sopra i 2,30 culminati con il 2,33 di Eberstadt. E’ da lì che voglio far riparte la mia scalata verso la nuova stagione”. Tamberi è molto apprezzato dal pubblico sia sui social che allo stadio:“I social sono un mondo di grande entusiasmo da cui ogni giorno ricevo moltissimo, ma volete mettere con una schiera di persone che gridano il tuo nome dal vivo? Sono energia pura, quella che mi dà la carica in gara. Se ripenso all’accoglienza che ho avuto quest’anno al meeting di Montecarlo, mi viene ancora la pelle d’oca. Il pubblico è stato fantastico con me e in quello stadio l’incubo di certi brutti ricordi è diventato un bel tassello della mia rinascita”