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Il secondo atto della vicenda ha orario e data. L’udienza per il ricorso di Jamel Chatbi al Tribunale Nazionale Antidoping è stata fissata per il 10 febbraio alle ore 16, presso la propria sede allo Stadio Olimpico di Roma.
Il mezzofondista azzurro, che era stato escluso alla vigilia dell’Olimpiade di Rio de Janeiro per aver saltato il terzo controllo antidoping previsto dal regolamento, lo scorso novembre era stato condannato dalla prima sezione del Tribunale Antidoping a 2 anni e 8 mesi di squalifica (a decorrere dall’8 agosto 2016) e al pagamento delle spese del procedimento (per un totale di 378 euro).
La decisione avrebbe potuto metter fine alla carriera di Chatbi (italiano dal 2012 e detentore del terzo miglior crono italiano di sempre nei 3000 siepi). Tuttavia, l’atleta 32enne, che si era opposto (senza aver successo) anche contro la decisione di non farlo partecipare a Rio 2016, ha scelto la strada del ricorso e, ora, avrà una seconda chance all’inizio del mese prossimo.
In realtà, Chatbi rischiava addirittura la radiazione per recidività. Nel 2009, infatti, aveva già scontato una squalifica di tre anni per una positività al clenbuterolo.