Gianmarco Tamberi ha parlato alla vigilia del suo debutto ai Mondiali di atletica di Eugene, Oregon, dove andrà a caccia dell’oro nel salto in alto. L’azzurro ha innanzitutto fatto chiarezza sulle sue condizioni fisiche: “Quando ho saltato 2.30 ad Ostrava è emerso un fastidio. Si tratta di un’irritazione di un nervo del retto femorale. Tuttavia ho accettato il dolore e penso solamente al mio salto. Inoltre, quando vesto la maglia azzurra mi trasformo e non sento più niente. Ringrazio la Federazione per avermi sostenuto nelle ultime settimane“.
Tamberi ha poi ribadito: “Sono un guerriero pronto a lottare. Non penserò né al dolore né agli avversari, ma esclusivamente al salto“. Sulla diatriba con il papà allenatore, invece, Gimbo ha stroncato sul nascere ogni polemica: “Nessuna lite familiare. Ciò che è accaduto, in questi giorni non deve riguardarmi. Devo concentrarmi solamente sulla gara ed evitare qualsiasi distrazione. A Eugene ci sarà mio padre a seguirmi, come previsto“. Infine, sugli avversari che tenteranno di scippargli l’oro: “I tre che hanno fatto meglio quest’anno sono il coreano Woo e gli statunitensi Harrison e McEwen“.