Secondo posto di Daniele Meucci nella Mitja Marató de Barcelona. Il campione europeo, coinvolto in settimana nel processo davanti al Tribunale nazionale antidoping con l’accusa di aver eluso alcuni controlli, sulle strade della città catalana ha chiuso dietro al keniano Vincent Kipruto corso per un secondo, il cronometro si è infatti fermato a 1h02:55 .Tanto vento che ha condizionato la gara, il toscano ha percorso i primi 10 chilometri in 29:08, restando sempre nel gruppo di testa. Intorno al 15° chilometro le lepri si sono fatte da parte e inevitabilmente il ritmo cala bruscamente: Meucci prova in un paio di occasioni ad andare in fuga, frenato però dal vento. L’azzurro viene superato da Kipruto, argento ai Mondiali di Daegu, solamente negli ultimi metri e dunque termina secondo. Il terzo posto, oggi, va ad Abdi Fufa in 1h02:57. “Sono soddisfatto – dice Meucci all traguardo – soprattutto per come ho saputo gestirmi e per le sensazioni in gara. Peccato che quando si sono fermate le lepri nessuno abbia tirato, io ho preso l’iniziativa ma il vento era davvero forte e fastidioso”. I 21,097 chilometri più veloci corsi da Meucci sono quelli di New York nel 2013, quando fermò i cronometri a 1h01:05. Tra le donne non ha rivali la primatista mondiale Florence Kiplagat: sullo stesso percorso lo scorso anno portò il limite mondiale a 1h05:09 (mentre nel 2014 corse in 1h05:12), oggi deve accontentarsi di 1h09:19 (32:40 ai 10km). Seconda è la svedese Isabellah Andersson in 1h10:50, terza il bronzo di Zurigo Jessica Augusto in 1h10:58. L’altra portacolori dell’Esercito, Laila Soufyane, è settima in 1h13:01.
Per quel che riguarda l’ IX Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon di Verona chiude al quarto posto Stefano La Rosa (Carabinieri) in 1h04:10 allo sprint su Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle), quinto con lo stesso tempo in una gara condizionata dal meteo avverso, che ha reso viscido l’asfalto portandolo alla scarsa aderenza. “Ho fatto quello che potevo, le gambe c’erano e stavo bene però si è capito subito che non sarebbe stata giornata per migliorarsi”. Podio tutto keniano, sia al maschile che al femminile, con il giovanissimo Bernard Bett (Run Together) che va a vincere in 1h03:01 dopo aver condotto in testa fin dalle battute iniziali e Mary Wanjiku (Tropheo) che fa altrettanto in 1h12:27. Valeria Straneo è costretta ad alzare bandiera bianca dopo poco più di due terzi di gara: “A partire dall’undicesimo chilometro ho cominciato ad avvertire un leggero fastidio al bicipite femorale sinistro. Forse complice la pioggia, o il freddo che ho patito tantissimo, il dolore con il passare del tempo si è fatto sempre più pungente, e al 17° chilometro ho scelto di fermarmi, mio malgrado. Peccato, perché le gambe giravano e stavo correndo bene, sotto i 3:30 al chilometro. Non sono preoccupata, in ogni caso domani sarò a Tirrenia con lo staff medico federale e faremo tutti gli esami del caso”