“Nel 2017 vorrei salire sul podio agli Europei under 23 e soprattutto voglio migliorare il personale nei 100 metri. Poi comincerò a correre qualche 200 in più”. Questi gli obiettivi del giovane sprinter Filippo Tortu, speranza dell’atletica leggera azzurra e già autore di un interessante 10″19 nei 100 metri.
“La voglia di correre è molta ma ho preso questo periodo di pausa per crescere di testa – ha sottolineato il 18enne di Milano nella conferenza stampa organizzata nella Sala Tito del Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano al termine della cerimonia di giuramento – Spero di raccogliere i risultati per i quali sto lavorando agli Europei under 23 e poi voglio qualificarmi al Mondiale di Londra sia a livello individuale che con la staffetta. Spero che queste due competizioni possano rappresentare un trampolino di lancio perché, pur avendo ottenuto molti risultati a livello giovanile, non mi sento ancora un professionista. Ho molta voglia di correre e gareggiare: ad aprile abbiamo il mondiale di staffette e voglio riscattare i pasticci dell’anno scorso”.
Tortu ha poi elogiato due grandi campioni dell’atletica azzurra. “Livio Berruti è sempre stato un mio modello – ha spiegato l’azzurro – Mi piace guardare i video delle vecchie Olimpiadi, le immagini di Roma 1960 mi hanno fatto emozionare. Per chi, come me, vuole diventare un velocista, lui rappresenta il modello ideale. Cosa mi ha detto quando ci siamo incontrati? Di stare tranquillo. E poi voglio ringraziare Fabrizio Donato: l’ho preso come un punto di riferimento perché, pur essendo un grande campione e avendo ottenuto tanti successi, mi ha accolto in modo fantastico. Noi siamo giovani che si avvicinano al mondo dei professionisti: spesso non è facile reggere questa sfida e Fabrizio è il miglior esempio per il modo in cui vive ogni giorno l’atletica”.