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Atletica, Europei Roma 2024: Italia oro nella 4×100 uomini, a medaglia anche la 4×400 e Arese

Italia 4x400 - Foto Antonio Fraioli

Si erano aperti con delle medaglie, si sono chiusi con delle medaglia. Europei di atletica di Roma 2024 che hanno visto l’Italia protagonista anche nella sesta e ultima giornata, con tanti altri risultati di spicco arrivati allo stadio Olimpico di Roma. La prima gioia della serata è arrivata dalla staffetta 4×400 uomini, con Luca Sito, Vladimir Aceti, Riccardo Meli ed Edoardo Scotti che hanno conquistato un prestigioso argento in 3:00.81, precedendo di un solo millesimo la Germania.

Emozione fortissima. Pur non avendo Sibilio con noi all’ultimo momento abbiamo fatto una grande gara” ha dichiarato Sito. “Per me è un argento che vale oro. Abbiamo una squadra fortissima” ha aggiunto Aceti. Sulla stessa lunghezza d’onda Meli: “Per me è un’emozione unica. Ho saputo di dover correre dieci minuti prima della finale e ho avuto tanta paura“. Infine, Scotti ha concluso: “Sono contentissimo. All’inizio ho visto occhi pieni di paura; alla fine gli stessi occhi erano pieni di gioia“. Non è riuscita a fare lo stesso la 4×400 donne, dove però oltre al quarto posto è arrivato anche il record italiano in 3:33.40. Accame, Trevisan, Polinari e Mangione hanno disputato una gara fantastica, salvo finire alle spalle di Olanda, Irlanda e Belgio.

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Medaglia d’argento per Larissa Iapichino nel salto in lungo (QUI LA CRONACA), mentre nei 1500 metri maschili è stato Pietro Arese a regalare un super bronzo all’Italia. Contro Ingebritsen non c’è stato nulla da fare, ma l’azzurro ha chiuso in bellezza ed è riuscito ad agguantare un prestigioso terzo posto, tagliando il traguardo in 3.33.34. “Dopo tanti sacrifici e dopo tanti quarti posti, finalmente basta ‘quasi’. E’ arrivato il ‘sì’. Non pensavo che avrei mai avuto rammarico per l’argento, è mancato di poco ma ora ho finalmente qualcosa di valore al collo” ha detto ai microfoni di Rai Sport.

Infine, nell’ultima finale di giornata, la più attesa, l’Italia non ha deluso le aspettative. Dopo la storica medaglia d’oro conquistata a Tokyo 2020, la 4×100 maschile ha dominato anche a livello continentale, conquistando un meritato oro europeo all’Olimpico di Roma. Gara a senso unico che gli azzurri hanno monopolizzato, ottenendo il miglior tempo in tutte e quattro le frazioni e chiudendo davanti a tutti. 37.82 il tempo firmato da Matteo Melluzzo, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu. Sul podio Olanda e Germania, staccati di oltre mezzo secondo.

“Non ho parole. Veramente un’emozione enorme. Eravamo convinti di fare bene”, ha detto Melluzzo. “Siamo entrati in pista molto carichi. Volevamo questa vittoria e ce la siamo presa”, ha aggiunto Jacobs. “Ci tenevano parecchio a vincere qui a Roma, davanti a questo super pubblico”, ha puntualizzato Patta. “Ho sentito tutto, tantissimo. C’era tanto frastuono e non sentivo nemmeno Lorenzo (Patta, ndr.). E’ andato tutto per il verso giusto. Volevamo vincere e ce l’abbiamo fatta”, ha concluso Tortu. “Siamo veramente orgogliosi”, hanno poi ribadito in coro gli azzurri. E Jacobs dà appuntamento a Parigi: “Siamo scesi tutti in pista convinti di poter fare qualcosa di grande. L’Italia c’è e la nostra atletica c’è. Arrivare alle Olimpiadi dopo un Europeo così aiuta. Continuate a seguirci, faremo bene”.

In tarda serata tutti col fiato sospeso per scoprire se Armand Duplantis avrebbe potuto battere il record del mondo che agli appartiene: non è riuscito a saltare 6.25, con il primo dei tre tentativi davvero vicino all’obiettivo, ma ha comunque vinto l’oro con record dei campionati e la misura di 6.10. Secondo posto e argento per il greco Emmanouil Karalis; terza posizione e bronzo per il turco Ersu Sasma.

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