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La decisione è stata presa dopo i deludenti Europei di Berlino 2018: Stefano Baldini, che si trovava in quella posizione dal 2010, si è dimesso dal ruolo di referente tecnico del settore giovanile federale della Fidal. L’ex maratoneta e mezzofondista azzurro ha commentato poi la decisione a “La Gazzetta dello Sport”: “Lascio per motivi di natura tecnica e personali. Inutile che continui a lavorare 15 ore al giorno, cercando di far passare certi messaggi se poi nulla viene valorizzato. Agli Europei, nella gestione della squadra, sono stati commessi errori clamorosi, basti pensare alla 4×400 femminile che con un’altra gestione avrebbe vinto e invece non è salita sul podio. Per serietà andrebbero ammessi. Invece, come già in passato, ho sentito solo stilare bilanci positivi e parole di difesa del proprio operato. Non è così che si cresce. L’autocritica deve essere schietta e fatta a caldo”
“Io pongo l’asticella molto in alto e non accetto che il mio nome sia associato a un gruppo di lavoro che si accontenta – continua Baldini -. Remo a una velocità diversa. Due anni fa rifiutai la responsabilità del settore assoluto? Presentai un progetto ambizioso che, anche per questioni economiche, non venne accettato. Io sono super orgoglioso dei risultati raggiunti dai miei ragazzi ma a trainare un movimento sono i podi assoluti”.