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Samuele Ceccarelli, su Atletica TV, ha parlato delle emozioni provate allo stadio Ridolfi in occasione del crono di 10.13 nei 100 metri: “Ho fatto lo screenshot degli iscritti e della loro posizione nel ranking: al Golden Gala ero contro il numero 1, 2, 3, 4, 6. Io ero il numero 240. Sapevo non sarebbe stato facile, però non ho pensato alla pressione, al timore reverenziale: ho solo sfruttato l’occasione per misurarmi con i migliori al mondo. Non mi sento un top mondiale ma se prosegue questo trend potrei avvicinarmi a loro. Ho sentito i brividi durante il boato del pubblico all’annuncio del mio nome. Quando camminavo verso i blocchi i tifosi mi chiamavano, mi sostenevano: vorrei sapere i loro nomi e cognomi per ringraziarli personalmente uno a uno. Mi piace l’idea di essere un’ispirazione per dedizione e perseveranza. Tutti, con me, possono pensare ‘se ce l’ha fatta uno sconosciuto come lui posso farcela anche io‘”
Ha speso alcune parole anche su Marcell Jacobs: “Gli auguro di rimettersi presto fisicamente, di guarire e di ritrovare la tranquillità. Mi è capitato di leggere ‘cavolate’ in giro, gente che sputa nel piatto in cui ha mangiato. A Firenze sarei stato contentissimo di gareggiare con lui, per me, per lui e per lo spettacolo. Il boato per noi azzurri sarebbe stato il doppio“.
Infine, non si sbilancia sulla possibilità di un crono sotto i 10 secondi: “È auspicabile, lo spero, ma non mi piace parlare finché non ho qualcosa di concreto in mano. Vedremo gara per gara dove si potrà arrivare“.
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