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Il presidente della Fidal Sardegna, Sergio Lai è al centro della bufera per una frase pronunciata poco prima della gara finale maschile dei campionati societari di atletica disputati a Villacidro. “Ora arriva la gara clou, vedremo gareggiare i veri atleti“, questa la frase incriminata. Tutto normale se non fosse che l’annuncio è stato dato dopo la gara femminile. “Prendo atto che per lui le donne che avevano appena finito di gareggiare non sarebbero vere atlete – scrive su facebook Giulia Andreozzi, giovane avvocato con la passione per la corsa – Come donna e come sportiva non ritengo che si possa fare finta di niente o minimizzare. Sono affermazioni gravi e inaccettabili di cui si dovrebbe essere chiamati a rendere conto“.
Un caso che è finito addirittura nelle aule del Parlamento. “Possibile – ha commentato la parlamentare Pd Laura Coccia – che la cultura maschilista sia ancora cosi’ insita nello sport, che invece rappresenta inclusione, da far accadere certi brutti episodi. E’ arrivato il momento di riconoscere pari dignità e diritti al lavoro e all’impegno di tutte le atlete“.Â
E’ arrivata puntuale la replica di Sergio Lai:Â “Un grande equivoco – ha spiegato ai microfoni dell’ANSA – chi conosce la mia storia sportiva sa benissimo che il mio riferimento non era assolutamente alla gara precedente. Ma al fatto che la gara finale presentasse alla partenza campioni come ad esempio Said Boudalia, un atleta che ha vinto la maratona di Boston. Sono amareggiato, questa storia mi fa stare male. Io contro le donne? Ma se sono stato recentemente relatore a un convegno a Oristano proprio contro la violenza sulle donne. E poi basta guardare il consiglio regionale della Fidal: ci sono quattro donne su sette. E due sono una vicepresidente e l’altra vicepresidente vicario. Le sportive che mi conoscono sanno benissimo che quelle parole sono state mal interpretate“.