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Si chiude la Diamond League 2018 e si chiude con un ottimo Gianmarco Tamberi. A Bruxelles l’azzurro salta 2.31 e chiude al terzo posto, battuto dall’australiano Starc e dal tedesco Przybylko. Niente da fare per Marco Fassinotti che manca la misura d’entrata a 2.15. Per gli altri azzurri da segnalare il terzo posto di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli con il tempo di 56.12. Incredibile invece la prestazione di Coleman che vince la gara dei 100 metri con uno spaziale 9.79 fatto segnare con tempo contrario e che diventa il tempo più veloce dell’anno.
Tamberi dopo il 2,33 di Eberstadt dà continuità. Dopo l’avvio immacolato a 2,15 e 2,20, supera alla seconda prova 2.23 e alla terza 2,26. Poi a 2,29 e 2,31 il marchigiano è andato subito a segno, sfiorando il colpaccio all’ultimo assalto a 2,33, mancato non di molto. “È bello tornare a lottare per vincere – ha dichiarato Tamberi – esco per la seconda volta di fila da una gara in cui mi diverto, dopo aver passato due anni ad aspettare questi momenti. L’obiettivo era confermare il risultato di Eberstadt e fisicamente stavo anche meglio. Ho fatto buoni salti all’inizio, purtroppo mi manca ancora la costanza perché ho ritrovato il nuovo salto da pochissimo e allora a 2,26 ho avuto qualche difficoltà, però poi mi sono sbloccato. Gli ultimi due tentativi a 2,33 erano molto buoni, sbagliati davvero di poco. Tutto sommato sono contento per la misura, anche se mi sarebbe piaciuto portare a casa la vittoria, ma Starc e Przybylko hanno sicuramente meritato per quello che hanno fatto in tutta la stagione. Il gesto dopo il salto a 2,26? Niente di particolare, era rivolto a Donald Thomas che si era messo a urlare durante il mio salto e anche di altri atleti, infatti poi è stato ammonito dai giudici. Ma sono riuscito a trasformare tutto in energie positive. Ora posso guardare al futuro, dopo Eberstadt non avevo ancora festeggiato. Nelle prossime ore valuterò se gareggiare di nuovo in questa stagione, adesso che ho ritrovato la competitività, anche se ormai il calendario internazionale è alla fine”.