Addio a Ralph Boston, stroncato da un ictus all’età di 83 anni. L’ex atleta era una leggenda del salto in lungo, specialità nella quale conquistò la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Roma 1960, migliorando anche il record mondiale di Jesse Owens. Boston è stato il mentore di Bob Beamon, primatista di questa disciplina per oltre vent’anni. Il portacolori della Tennessee State University, negli anni ’60 Boston si contese il primato nel lungo con il sovietico Igor Ter-Ovanesjan e alle Olimpiadi conquistò medaglie di ogni tipo: oro a Roma nel 1960, argento a Tokyo nel 1964 e bronzo a Città del Messico nel 1968.
Boston negli Stati Uniti verrà ricordato anche per aver battuto dopo 25 anni il record di Owens e per essere stato il primo uomo della storia ad aver superato i simbolici 27 piedi (8,23 metri). il saltatore, in meno di un anno, portò il limite a 8,28, misura realizzata a Mosca nell’allora capitale dell’Urss. Il saltatore fu lo anche lo scopritore di un altro grande saltatore afroamericano, Bob Beamon, che aiutò quando venne scaricato dall’Università del Texas per aver boicottato una competizione nello Utah per protesta contro il razzismo dei mormoni.