Coppa Italia

Atalanta, Gasperini: “Pochi rigori a favore? Non siamo bravi a fare i tuffi in area”

Gian Piero Gasperini, Atalanta - Foto Antonio Fraioli

In vista della sfida di Coppa Italia tra la sua Atalanta e il Milan, il tecnico orobico Giampiero Gasperini ha parlato in conferenza stampa: “Il calcio è forse l’unico sport ad avere anche il pareggio, ma domani qualcuno dovrà uscire vincitore per forza. Dando per improbabile lo Scudetto e le coppe europee, la Coppa Italia è quella più avvicinabile, e per questo domani andiamo lì per giocarci le nostre carte nella competizione“. Poi sull’avversario di domani: “Il Milan in casa è una squadra forte, di assoluto valore. Sembra aver superato anche il momento di difficoltà, l’attenzione va solo ed esclusivamente alla partita“.

Alla domanda se abbia preparato i rigoristi nel caso la partita dovesse prolungarsi, Gasperini ha risposto in maniera polemica, considerando che la sua squadra non ha avuto alcun rigore a favore in questo campionato: “Il problema non è quest’anno, ormai dobbiamo tornare a un anno fa, l’ultimo lo abbiamo avuto nell’8-2 con la Salernitana. Nel girone d’andata siamo stati l’unica squadra a non aver avuto un rigore a favore, ma anche nel girone di ritorno dello scorso anno. Non abbiamo tanti episodi da reclamare, ma visto quanto si vanno a cercare i rigorini ne avremmo potuti avere una decina. Non ci sono stati episodi clamorosi, non siamo molto abili a fare tuffi dentro l’area ed evidenziare certi episodi che stanno diventando rigori certi, con questa ricerca spasmodica ad ingannare l’arbitro e a far credere che ogni contatto sia un rigore“.

Successivamente Gasperini si è soffermato sui singoli: “De Ketelaere e Kolasinac stanno meglio di quello che pensavamo. Se saranno convocati saranno a disposizione. Hien atleticamente sta bene, ha sempre giocato col Verona. Giocava in un ruolo molto simile, ma è chiaro che ha bisogno di un po’ di rodaggio“. Infine su Muriel: “Domani si può andare oltre ai 90 minuti. De Ketelaere e Miranchuk stanno facendo bene, ma le gerarchie si alternano. Tutti giocano, ricordiamo la partita di campionato in cui l’ingresso di Miranchuk e Muriel decise la gara. Questo è il calcio moderno con le cinque sostituzioni, tutti utilizzano i giocatori in attacco nei finali, ormai è diventata una normalità. Adesso si gioca in 16“.

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