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“Sul Pnrr non mi arrendo, c’è uno spazio da riconquistare anche nelle negoziazioni portate avanti dal ministro Fitto. Ma per lo sport è necessario cercare e conquistare spazi anche in altri settori perché i fondi europei si articolano in modo ampio”. Così il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, durante il convegno ‘Costruire il modello sportivo europeo basato sui valori, dal basso verso l’alto: un mezzo per favorire l’inclusione e il benessere sociali dei giovani europei’ a Spazio Europa. Poi parlando della differenza con gli altri paesi del continente ha concluso: “In Europa si fa più sport di noi a scuola, dove tutte hanno una palestra. Noi no, quindi lo sforzo comune di investimenti presuppone un percorso lungo perché quando 12mila istituti non hanno una palestra non è pensabile a una risposta immediata. E’ bene volare alti, ma è bene anche sapere che questo è un percorso ventennale con effetti quotidiani. E’ una sfida di civiltà e che deve prevedere una collaborazione tra governo nazionale e regionale. Mi auspico che con le Regioni si instauri collaborazione sistematica”.
Abodi ha parlato anche dell’attualità sportiva: “Mi sembra ci siano ancora tante meravigliose pagine bianche da scrivere. È un meraviglioso libro che grazie alla determinazione, alla sua classe, alla sua forza ci potrà garantire ulteriori soddisfazioni”. Con queste parole il ministro dello Sport torna sui successi di Federica Brignone. “Guardiamo sempre avanti, al 2026 che è un obiettivo che ha bisogno di tappe di avvicinamento”, ha aggiunto.
Sul sorteggio di Euro2024: “Girone Italia? Una squadra come la nostra non deve preoccuparsi del girone, ma del percorso. In fondo ci presentiamo da Campioni d’Europa. Saranno motivo di verifica le amichevoli importanti che faremo da qui all’Europeo. Mi sembra che ci sia il capitale tecnico garantito dal Ct e da una squadra che ha ritrovato il gioco”.
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