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Entrano nel vivo le gare di tuffi dalle grandi altezze ai Mondiali di Doha 2024. Andrea Barnabà e Davide Baraldi dopo i primi due round dai 27 metri si sono piazzati rispettivamente in undicesima (162.80) e dodicesima posizione (148.80). In vetta al ranking a metà gara c’é il britannico naturalizzato francese Gary Hunt, 39 anni, campione del mondo a Kazan 2015 e Gwanju 2019 e argento iridato a Barcellona 2013, seguito dal britannico Aidan Heslop (186.45) e dal romeno Catalin-Petru Preda (180.70). Barnabà ha aperto la gara con un doppio salto mortale rovesciato con un avvitamento da 64.40), ma il meglio lo offre con il triplo salto mortale indietro con due avvitamenti (98.40). Stesso punteggio nel secondo salto anche per Davide Baraldi con il quadruplo avanti carpato con mezzo avvitamento, dopo un 50.40 in apertura. Inizialmente gli iscritti erano 27 ma lo svizzero Appenzeller e il britannico Thesing si sono ritirati. La finale è in programma giovedì 15 febbraio alle 9 italiane, le 11 locali con altri due salti.
Per ora resta la soddisfazione per come è stato rotto il ghiaccio. “Sono contento – commenta il campione del mondo junior Andrea Barnabà – i tuffi li ho fatti come speravo, i voti devo accettarli però giovedì cercherò certamente di far meglio. L’obiettivo è quello di entrare nella top ten e il mio personale di eseguire tutti e quattro i tuffi costantemente, come ho fatto oggi e possibilmente cercare di migliorarmi ancora”. “Il primo tuffo non è andato benissimo – riconosce Davide Baraldi – però la cosa più importante per me in questo momento è quella di essere qui con la mia squadra e poter partecipare alla gara, perché gli ultimi mesi sono stati difficili. Sono soddisfatto di me stesso, felice di come ho eseguito il secondo salto e in finale puntiamo a migliorare i punteggi personali ed entrare nelle prime dieci posizioni, che è quello che ci siamo prefissati quest’anno”.
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