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Alice Betto - Foto Tiziano Ballabio / IPA Sport / IPA
L’Italia si regala un prestigioso terzo posto nella staffetta mista nella tappa di Abu Dhabi, primo appuntamento delle World Triathlon Series 2025. Risultato di prestigio per Alice Betto (Fiamme Oro), Bianca Seregni (Fiamme Oro), Nicola Azzano (Carabinieri) ed Euan De Nigro (Carabinieri) che hanno chiuso la gara con il tempo complessivo di 01:32:24. La vittoria è andata ai campioni olimpici in carica della Germania (01:32:05). Selina Klamt, Jan Diener, Tanja Neubert, Henru Graf hanno preceduto di sedici secondi gli Stati Uniti, che si sono presentati all’appuntamento con Taylor Spivey, John Reed, Erika Ackerlund, Morgan Pearson. Ai piedi del podio la Spagna con Anna Godoy Contreras, David Cantero del Campo, Miriam Casillas Garcia, Roberto Sanchez Mantecon. Più indietro l’Olanda (5°), il Belgio (6°), il Giappone (7°), l’Irlanda (8°). Squalificate Svizzera, Gran Bretagna e Portogallo.
Una prestazione di spessore da parte della squadra italiana che ottiene segnali incoraggianti dalla veterana Betto, dagli esperti Azzano e Seregni e dal giovane De Nigro, che si è messo in luce in particolare nella frazione di bici e corsa. Nella gara (300 metri di nuoto, 6.9 chilometri di bici e 2 chilometri di corsa) la prima frazionista azzurra è stata Betto (24’13”), unica superstite della formazione che prese parte alla finale di Parigi 2024, dove gli azzurri si classificarono in sesta posizione. Dopo la veterana classe 1987, è toccato ad Azzano (22’30”), Seregni (24′) e infine a De Nigro (21’41”).
Nella giornata di ieri Bianca Seregni aveva concluso in ottava posizione la gara femminile. Seconda azzurra al traguardo era stata Alice Betto, diciottesima. Le altre due convocate, Ilaria Zane e Verena Steinhauser non sono andate oltre rispettivamente la ventiduesima e la trentaquattresima posizione.
LE PAROLE DEL DT TORRE
Soddisfatto il Direttore Tecnico Matteo Torre: “Siamo molto felici di questo risultato considerato che la staffetta è una cartina di tornasole rispetto alla qualità del gruppo di atleti. Terzo posto ad Abu Dhabi con un team composto da metà atleti più esperti e metà giovani è un segno di stabilità dinamica della squadra, in cui tutti gli elementi possono essere valorizzati rispetto alle circostanze e al momento della stagione. Per quanto riguarda la gara di oggi è l’ennesima dimostrazione che la staffetta da una parte richiede molta pazienza e capacità di stare ‘dentro la gara’ sempre, anche quando le cose si fanno complicate, dall’altra che è una gara imprevedibile e quindi bisogna mettere sul tavolo le carte senza mai dare nulla per scontato”.