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Il 29enne triatleta Collin Chartier è stato squalificato per tre anni per doping dall’International Testing Agency (Ita) e i suoi risultati ottenuti dal febbraio 2022 sono stati annullati. Lo statunitense è risultato positivo all’EPO (eritropoietina, un ormone che porta ad un aumento dei globuli rossi e quindi a una migliore ossigenazione del corpo) durante un test fuori gara dello scorso 10 febbraio, nell’ambito del programma antidoping dell’Ita per Ironman, società che gestisce le omonime gare di triathlon di lunga distanza. Chartier ha ammesso di aver utilizzato il prodotto illecito a novembre, pochi mesi dopo aver vinto i 100.000 dollari messi in palio a Dallas in occasione degli Us Open Pto.
Il triatleta si è detto “molto dispiaciuto” e ha chiesto “scusa alla mia famiglia, ai miei amici e ai miei sostenitori”. Poi ha aggiunto sui social: “Non ho alcuna ambizione di tornare al triathlon. Ho iniziato a usare questo prodotto a novembre dopo aver perso la mia strada nel mio sport. A quel tempo, mi sentivo perso e ferito, e pensavo di doverlo fare per ritrovare la strada del successo. Non voglio trovare scuse per me stesso, non è come aver mangiato un burrito. Ho fatto una scelta terribile e ne affronterò le conseguenze”.
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