Tiro con l'arco

Tiro con l’arco, azzurre qualificate per la gara a squadra olimpica

Il podio del torneo di qualificazione olimpica - Foto FITArco

Grazie all’impresa realizzata oggi nella terza tappa della Coppa del mondo di Antalya da parte di Claudia Mandia, Guendalina Sartori e Lucilla Boari, l’Italia del tiro con l’arco femminile sarà presente al completo a Rio 2016. Le tre atlete azzurre hanno ottenuto la qualificazione olimpica a squadre portando a sei il numero degli arcieri italiani che saranno in gara ad agosto in Brasile.

L’Italia ha ottenuto il pass vincendo la semifinale contro Taipei alle frecce di spareggio 5-4/27*-27. Poiché i posti assegnati dal torneo turco sono tre, quella in finale contro l’Ucraina (Marchenko, Sichenikova, Pavlova) è una sconfitta che non brucia più di tanto. Così grazie all’impresa delle azzurre gli atleti azzurri che hanno conquistato il pass per Rio salgono a 259 (135 uomini, 124 donne).

Completato quindi il quadro delle Nazionale che si sfideranno nella corsa alle medaglie.
Le qualificate in campo maschile:  Australia, Brasile, Cina, Spagna, Italia, Corea del Sud, Olanda, Taipei Cinese, Stati Uniti d’America, Francia, Malesia, Indonesia
Le qualificate in campo femminile: Brasile, Cina, Colombia, Georgia, India, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Italia, Ucraina, Taipei Cinese.

Guendalina Sartori: “Non ho parole, desideravo questo risultato ma non me l’aspettavo – spiega ancora emozionata l’atleta di Monselice, classe ‘88 –. Sono contentissima perché siamo state unite e forti:di questo spirito sono colpita e orgogliosa. Per quanto mi riguarda dopo la gara di ranking round ho concretizzato che potevamo farcela. Abbiamo fatto dei grandi punteggi: erano tanti anni che non si vedeva una media sopra il 640 sulle 72 frecce da parte di tutte le italiane. Mi spiace per Vanessa, perché ci teneva a far parte della squadra titolare, ma ribadisco che anche lei fa parte del team ed è merito di tutte se siamo arrivate fin qui. È una delle poche trasferte in cui tornerò a casa contentissima di quello che ho fatto, a prescindere dalle due finali valide per la coppa che disputerò domenica.
Che Olimpiade sarà? Per me saranno i Giochi del riscatto, devo rifarmi di tante piccole cose avvenute negli anni. Quattro anni fa ho perso la convocazione per Londra di un soffio e voglio riscattarmi. Ce l’abbiamo messa tutta e ora che abbiamo ottenuto il pass ringrazio la mia famiglia che mi ha sostenuta anche nei momenti più difficili; le mie compagne di squadra, sia quelle degli anni passati che quelle di oggi; lo staff, perché senza loro certi sogni non si realizzano e naturalmente l’Aeronautica per il sostegno e il supporto che ci dà giornalmente
”.

Claudia Mandi: “Ci credevamo e sapevamo a cosa andavamo incontro – dice l’atleta salernitana in forza alle Fiamme Azzurre, classe ‘92 –. Le squadre in gara erano fortissime,eravamo realiste, ma ci siamo dette: ‘perché non credere nei propri sogni?’ E alla fine abbiamo fatto bene a crederci… Dalla ranking round fino all’ultima freccia, siamo soddisfatte delle nostre prestazioni. Le Olimpiadi sono un sogno e un obiettivo allo stesso tempo. Non voglio andar lì solo per partecipare al primo giorno di gara. Non sarà nemmeno l’ultima Olimpiade che disputerò: quanto accaduto oggi deve essere un primo passo e non un punto d’arrivo. La forza del gruppo? Con Guendalina abbiamo gareggiato spesso insieme, mentre con Lucilla e Vanessa ci conoscevamo meno. In coppa a Medellin c’è stato il rodaggio, abbiamo provato tanto insieme e conta anche il fatto che condividiamo la vita quotidiana al centro federale.  Oggi volevamo tutte e tre la stessa cosa, abbiamo unito le forze e ce l’abbiamo fatta. È una vittoria che dedico a noi, perché ci abbiamo creduto e questo pass ce lo siamo meritate”.

Lucilla Boari: “Ero tutto sommato tranquilla,perché la squadra stava girando bene. Certo, è stata una grande emozione vivere lo shoot off con Taipei: il mio 10 era di un centimetro più vicino a quello dell’avversaria e tanto è bastato per staccare il pass per Rio. Ci credevamo tanto, abbiamo voluto farcela ed è andata bene anche perché abbiamo tirato bene. In finale con l’Ucraina abbiamo perso pur tirando bene, ma l’importante era raggiungere l’obiettivo. Considero questa vittoria un punto di partenza per tutto il resto. La qualificazione olimpica è un sogno che si avvera, ma da domani dobbiamo riparte da zero. Anzi no, ripartiamo da uno… La convocazione per Rio? Al Sambodromo ci sono stata lo scorso anno in occasione della preolimpica: spero davvero di tornarci da titolare”.

Chiude Vanessa Landi:Sono state giornate in cui il nostro pensiero è stato interamente rivolto a qualificare la squadra – spiega l’arciera toscana della Maremmana Arcieri,classe ’97 – Questo era il nostro unico obiettivo e sono felice per le mie compagne, perché hanno tirato bene e forte. Se sogno la mia presenza ai Giochi? Sceglieranno il trio titolare per il bene della squadra e io rispetterò qualsiasi decisione”.

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