La squadra azzurra di tiro a segno è stata presentato presso il Salone d’Onore del Coni quando mancano due settimane alle luci della ribalta sulle pedane dello Châteauroux Shooting Centre
Formata da sette atleti (sei uomini e una donna), la Nazionale italiana proverà a conquistare medaglie importanti a Parigi 2024. Saranno Danilo Dennis Sollazzo, Edoardo Bonazzi (carabina ad aria compressa 10 m e carabina 3 posizioni 50 m), Barbara Gambaro (carabina ad aria compressa 10 m, carabina 3 posizioni 50 m e mixed team di carabina), Paolo Monna, Federico Nilo Maldini (pistola ad aria compressa 10 m), Riccardo Mazzetti, Massimo Spinella (pistola automatica 25 m) i rappresentanti azzurri in Francia.
“Siamo molto felici per il modo in cui la federazione ha lavorato negli ultimi tre anni – le parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni -. Dovete essere fieri di quello che avete fatto sino ad oggi e ve ne siamo molto riconoscenti. Il nostro obiettivo è migliorare il record delle 40 medaglie di Tokyo 2020 e ci serve assolutamente il vostro aiuto per farlo. Quando il barone Pierre de Coubertin (fondatore dei Giochi Olimpici moderni, ndr) decise che la prima edizione dovesse tenersi ad Atene nel 1896 erano presenti i 12 sport tradizionali e tra questi c’era anche il tiro a segno. Rappresentate la storia delle Olimpiadi”.
“Sono emozionato perché è la prima volta che ho il piacere di presentare una squadra olimpica – dice Costantino Vespasiano, Presidente dell’UITS – Sono orgoglioso per il duro lavoro che abbiamo svolto in questi ultimi due anni e mezzo. È stata una bella sfida perchè il 29 febbraio avevamo una sola carta olimpica. Con sacrificio e sudore abbiamo ottenuto altre sei carte e adesso abbiamo sette atleti che voleranno a Parigi. La loro età media, inoltre, ci lascia ben sperare per il futuro”, ha dichiarato il Presidente dell’UITS.
Intervenuto anche Luciano Rossi, Presidente dell’ISSF. “C’è stato un grande lavoro dei tecnici, dei dirigenti e della federazione – il commento -. Faccio una promessa: sarà la prima e l’ultima volta che il tiro sarà dislocato rispetto alla sede principale di un’Olimpiade. Si tratta di uno degli sport fondatori dei Giochi Olimpici moderni e non può essere marginalizzato. Pierre de Coubertin era un tiratore di pistola. Nel poligono di Chateauroux quello che mancherà sarà il calore dello spirito olimpico, che non potremo respirare appieno. Per questo abbiamo deciso di creare la ‘Casa della Federazione Internazionale’ e tutte le sere avremo occasione di celebrare come meritano gli atleti vincitori”, ha detto il Presidente dell’ISSF.
Soddisfatto, infine, anche Pierluigi Ussorio: “Andiamo a Parigi con un gruppo molto giovane. Non è stato semplice. Ho sempre creduto in questi ragazzi e nel mio staff perché i numeri ci dicevano questo. Prima di arrivare a sette pass olimpici li abbiamo sfiorati in più occasioni. Nessuno ha regalato nulla a questi ragazzi e sono stati davvero fantastici. Sicuramente daranno il massimo poi vedremo ciò che verrà”, ha concluso il Direttore della Preparazione Olimpica dell’UITS.