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Wta Stoccarda 2018: Pliskova troppo forte per Kontaveit, finale contro Vandeweghe

Karolina Pliskova - Foto Ray Giubilo

Da Stoccarda, Giulio Gasparin

Con lo stesso punteggio della prima semifinale, Karolina Pliskova ha guadagnato il biglietto per la finale di domani al WTA Premier di Stoccarda contro Coco Vandeweghe, dopo essersi liberata di Anett Kontaveit con un convincente 6-4 6-2.

La numero sei del mondo ha mostrato la ritrovata sicurezza al servizio che ne ha caratterizzato la settimana, lasciando assolutamente alcuna chance alla sua avversaria, che, nel secondo set, non ha fatto nemmeno un punto in risposta. Anche complice un calo fisico evidente, dovuto alle tante ore passate in campo, non ultime quelle di ieri contro Anastasia Pavlyuchenkova, la Kontaveit ha faticato a tenere il controllo dei propri colpi, nonostante il supporto di un pubblico che l’ha presa a cuore dopo le tante maratone in settimana.

Non sono bastati però il coraggio e la voglia di combattere della tennista di Tallinn, che non è mai riuscita ad avere alcuna chance in risposta, anche nel primo set, quando è rimasta vicina nel punteggio fino al nono gioco, quando un break ha segnato l’allungo definitivo della Pliskova. Come già detto, il secondo set è invece stato un assolo della tennista di Louny, ineccepibile in ogni compartimento e non solo con il suo ben noto servizio.

Penso sia la prima volta in vita mia che non perdo nemmeno un punto al servizio in una partita così importante!” ha raccontato la tennista ceca a fine match: “l’ho visto mentre facevo stretching e ne sono rimasta sorpresa, perché non mi è sembrato di giocare così bene oggi, anche se ovviamente ho notato che nel secondo set lei è calata molto.

All’inizio del match eravamo entrambe un po’ nervose e sicuramente stanche dopo le battaglie di ieri, in più non sentivo la palla bene, forse anche perché dopo la Ostapenko, oggi le palle che mi arrivavano sembravano tutte lente!” ha spiegato con una mezza battuta la Pliskova: “poi ho trovato il ritmo e dal servizio ai colpi da fondo è andata meglio, anche se non è stata una delle mie migliori partite. Ma penso che sia importante per me vincere partite che non ho giocato al meglio.”

La cosa positiva di me è che anche quando sono stanca voi non lo vedete!” ha spiegato ridendo: “oggi mi sentivo trascinare da una parte all’altra del campo tra i punti, ho persino chiamato mio papà in campo per chiedergli cosa fare… ma pare che anche lei non l’abbia notato, anche da casa mi hanno detto che sembrava tutto a posto!

https://twitter.com/GiulioGasparin/status/990306085121806336

Domani la finale inizia prima e spero che questo possa aiutarmi, finora ho sempre giocato tardi e così le mie giornate sono sempre state lunghe,” ha dichiarato guardando all’atto conclusivo del torneo: “contro Coco (Vandeweghe) ho sempre giocato partite molto tirate, ci sono dei tiebreak o set molto combattuti. Lei è in gran fiducia, sta servendo bene e l’ho vista davvero bene nei pochi giochi contro Caro (Garcia) in cui l’ho vista. Non sarà facile e ancora una volta per me sarà il servizio la cosa più importante. Giocare contro di lei è un po’ come contro la Ostapenko, sai che qualche errore arriverà, quindi bisogna sempre starle vicino nel punteggio.”

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