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Wta: a Praga finale Martincova-Krejicikova, Zidansek sfida Burel a Losanna. Putintseva-Kalinina a Budapest

Circuito WTA - Foto Ray Giubilo

Il resoconto delle semifinali dei tornei Wta in corso. A Praga, saranno Tereza Martincova e Barbora Krejcikova a sfidarsi nell’atto conclusivo del torneo. La tennista kazaka ha infatti battuto per 6-3 6-4 la belga Greetje Minnen: dopo un primo set molto veloce conclusosi in appena mezz’ora, il secondo set si è rivelato decisamente più combattuto, con scambi lunghi. Minnen subisce un doppio break di svantaggio, riuscendo però prima a dimezzare lo svantaggio nel sesto game e poi, dopo aver resistito agli assalti dell’avversaria nel gioco successivo, a pareggiare all’ottavo. Martincova non ci sta e subito riesce a piazzare la zampata decisiva per guadagnare un nuovo break e poi chiudere la partita nel turno di servizio.

L’altra semifinale, tra Krejcikova e Xinyu Wang risente troppo della differenza di ranking. La ceca, numero 13 al mondo, non ha problemi a sbarazzarsi della numero 147 in un’ora e dieci di partita:  6-1 6-2 il risultato finale di una partita in cui la cinese nulla può contro l’avversaria, collezionando una sola palla break e perdendo per cinque volte il servizio.

A Losanna, invece, saranno Tamara Zidansek e Clara Burel a sfidarsi in finale. La slovena si è imposta in due set contro Maryna Zanevska in una partita molto combattuta, terminata 7-5 6-3. Le due sono state protagoniste di un avvincente testa a testa a forza di break e contro break, con il momento decisivo che è avvenuto nel nono game, quando Zidansek è stata caparbia a resistere agli assalti della belga annullandole ben cinque palle break, prima di porre fine al set rubando a Zanevska il turno di battuta del dodicesimo game. Il secondo set ha visto un break di Zidansek nel secondo game, subito recuperato da Zanevska. La slovena è tornata poi in vantaggio nel sesto game, vedendosi annullato anche un match point nell’ottavo game: poco male, perché la numero 50 al mondo chiude i conti nel gioco successivo.

Avvincente anche l’altra semifinale, che ha visto il derby francese tra Clara Burel e Caroline Garcia. È la numero 125 ad avere la meglio dopo più di due ore e venti di battaglia, chiuse con il punteggio di 5-7 6-2 6-2. Nel primo set, Garcia parte bene, trovando il primo break nel secondo game e portandosi agilmente sul 3-0. Burel poi reagisce, trovando quattro game consecutivi dal 2-4 al 5-4, prima di subire il nuovo controsorpasso con Garcia; tre game consecutivi e set. Gli altri due set seguono un andamento speculare, con Burel che li chiude entrambi con due break di vantaggio; il momento chiave della partita si ha nel terzo game del secondo set. Garcia arriva da un servizio strappato all’avversaria, con l’obiettivo, chiaramente, di confermare il vantaggio. Burel non ci sta, e ne esce un game lunghissimo in cui la classe 2001 riesce ad avere la meglio alla sesta palla break. Una determinazione straordinaria, che le ha permesso di portare a casa la partita in maniere più agevole con un doppio 6-2.

A Budapest, invece, Yulia Putintseva e Anhelina Kalinina hanno ottenuto l’accesso in finale. La kazaka ha sconfitto Dalma Galfi in tre set, imponendosi per 6-2, 3-6, 6-2. La russa, dal canto suo, ha sconfitto Danielle Collins tramite il punteggio di 7-6(5), 4-1 e ritiro della statunitense. Putintseva ha inizialmente dominato l’avversaria, per poi soffrire nel corso di un frangente grigio e riprendere il comando nel finale. Kalinina, invece, ha lottato duramente per poi vincere il primo parziale, dominando successivamente il secondo; il tutto, però, considerando un infortunio che ha condizionato il rendimento di Collins, infatti ritiratasi sul finire del set decisivo. La kazaka contenderà quindi il trofeo alla giovane russa, partendo inoltre da favorita, seppur l’opponente sia particolarmente in forma e possa tentare di aver la meglio.

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