Tennis

Wta Palermo 2024, Zheng trionfa di nuovo: “Ho imparato che sulla terra serve pazienza”

Qinwen Zheng Palermo
Qinwen Zheng - Foto Massimiliano Carnabuci / IPA Sport / IPA

“In effetti sembra un po’ di aver rivissuto la finale dello scorso anno contro Paolini. La Muchova è stata un’avversaria ostica, non si arriva in finale al Roland Garros per caso”. Lo ha detto Qinwen Zheng in conferenza stampa dopo la vittoria per il secondo anno consecutivo del torneo Wta di Palermo 2024: “Dopo Palermo sono andata in finale agli Australian Open, dopo però ho avuto un periodo in cui non ho avuto molta voglia di combattere. A Palermo ho ritrovato la mia combattività. Nel tennis non basta solo il fisico e la potenza, bisogna essere volitivi e focalizzati, serve una condizione fisica e anche mentale. Prendete Paolini: compensa un fisico e una potenza non eccezionale con una condizione mentale e un approccio al gioco straordinari”.

Sull’andamento del match: “Non è stato per nulla facile nel primo set, ho iniziato in modo difficile. A volte non sono riuscita a concretizzare dei colpi come avrei voluto. La mia avversaria è stata molto brava con le variazioni, è brava a presidiare la rete. Anche nel terzo set ho avuto la possibilità di fuggire e invece anche lì inizialmente non ho concretizzato. Non è stato semplice ma alla fine ce l’ho fatta”.

Sull’incidenza dell’aspetto fisico contro la ceca di certo più stanca: “Qui sulla terra ho dovuto cercare di praticare la pazienza, cercare anche di essere costante nel mio gioco. Ho il ricordo di un match importante al Roland Garros in cui è contato molto il fisico, riconosco che oggi affrontavo una rivale che è stata in campo più di me in questo torneo. Ho capito che su questa superficie devo essere paziente e aspettare il momento giusto, qui bisogna attendere”.

Zheng rappresenterà la Cina alle imminenti Olimpiadi di Parigi: “Sono molto felice di andare alle Olimpiadi, rappresento la Cina per la prima volta e sono felice. Anche se si gioca sulla stessa superficie di qua, non è sempre uguale, dipende da tanti fattori. Non è mai lo stesso. Venivo dall’erba, qui mi sono dovuta di nuovo adattare alla superficie, ho cercato di trovare il mio gioco. Spero che questo successo a Palermo possa essere preludio a una grande Olimpiade”.

Infine, sul pubblico palermitano: “Mi hanno supportato tantissimo. Un ragazzo mi incitava a ogni punto. La cosa mi faceva anche un po’ ridere. A me piace molto giocare qui in Italia, penso che voi italiani abbiate un sangue molto caldo”.

SportFace