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Wta Palermo 2024: Zheng di nuovo campionessa, Muchova si arrende in tre set

Qinwen Zheng
Qinwen Zheng - Foto Massimiliano Carnabuci / IPA Sport / IPA

Da Palermo, a Palermo. Qinwen Zheng vince il torneo Wta del capoluogo siciliano per la seconda edizione consecutiva, confermandosi da campionessa in carica dopo un anno ricco di successi, in cui è arrivata fino alla posizione numero 7 del ranking, che tutt’ora occupa, e si è presa la soddisfazione di giocare la sua prima finale Slam, perdendo agli Australian Open. Per bissare il titolo del Country, la giovanissima asiatica ha dovuto faticare contro un’altra finalista Slam come Karolina Muchova, che ha giocato l’atto conclusivo al Roland Garros nel 2023, perdendo anche lei. Dopo 2 ore e 48 minuti di gioco, la ventunenne cinese si è imposta sulla più esperta ceca col punteggio di 6-4 4-6 6-2.

IL RACCONTO DEL MATCH

A sorpresa, il match si apre con il break immediato della Muchova, che con coraggio entra nello scambio sul 30-40 e non perdona. Poi, però, la cinese risponde presente: sale 0-40 rispondendo forte su servizi timidi, ma con due ace la ceca trascina tutto ai vantaggi, dove Zheng martella ancora trovando profondità e guadagnandosi un’altra chance del controbreak, sfruttata in virtù del doppio fallo della rivale. Nel terzo game, invece, tutto si risolve a quindici per la Zheng, capace di chiudere con l’ace di seconda, benissimo anche Muchova che tiene la battuta a zero mettendo in campo tutto il repertorio. Un nastro fortunato consente a Muchova di restare aggrappata sul 30-15, la cinese a quel punto alza il livello e serve bene nei due successivi scambi. Zheng colpisce due righe di fila e sale sul 15-30, si va allora ai vantaggi dopo un gran vincente che esplora la diagonale da parte dell’asiatica, che però non incide con le altre due risposte e consente alla rivale di portarsi sul tre pari. La profondità di Muchova è a tratti ingiocabile: la ceca si prende il primo punto del settimo gioco, Zheng va in tilt e commette doppio fallo, poi un nastro porta la ceca ad avere tre palle break ed è buona la prima sul serve and volley sbagliato della cinese. Dopo essere finita sotto 0-30, Muchova incanta il centrale: volée di rovescio con taglio a uscire meravigliosa ed è trenta pari, poi però Zheng si guadagna la palla del controbreak e la sfrutta sul gratuito della ceca, che come a inizio set non approfitta del break. Tutto da rifare sul 4-4 e ne viene fuori un altro game intenso: Zheng si lamenta per una prima che secondo lei era in campo, poi comunque trova il punto con la seconda, salvo capitolare su una palla corta sublime di Muchova. Si va così ai vantaggi e la ceca spreca clamorosamente l’opportunità di andare a palla break, Zheng si salva e conduce 5-4. Si entra nelle fasi caldissime del set e la finalista Slam al Rolans Garros 2023 perde efficacia al servizio: ci sono due palle break che sono anche palle set per la Zheng che sfrutta la prima e vince il parziale per 6-4 dopo 50 minuti di gioco, con la differenza fatta da minuscoli dettagli.

Nel primo gioco del secondo set Muchova viene beffata da una chiamata del giudice di linea, raggiunge comunque i vantaggi e ne scaturisce un game fiume con una palla break per la ceca su un gratuito in corridoio della cinese. La prima viene annullata, ne arriva un’altra con un rovescio pesantissimo della Muchova, anche questa annullata dalla Zheng, questa volta con l’ace. La terza occasione è quella buona: doppio fallo che non ci voleva in quel momento per la cinese e dopo sedici minuti il game si risolve a favore di chi risponde. Partita sotto 0-30, Karolina ha stavolta la capacità di allungare nel punteggio: quattro punti in fila, tre di questi con la seconda, e tanta voglia di portarla al terzo. Zheng resetta tutto e tiene la battuta a zero, dando un segnale. Lo dà anche Muchova: copia e incolla del secondo game, da 0-30 quattro punti in fila e tutto il suo repertorio. Poi, il secondo break della Muchova in un game pazzo: Zheng irriconoscibile finisce sotto 0-40, trova il punto servendo da sotto, quindi si arrende sulla palla corta nascosta benissimo dalla ceca. Stavolta, la cinese decide di elevare ulteriormente il suo livello e si procura due palle per recuperare un break, ci riesce sul doppio fallo della ceca, che comunque conduce nel punteggio. Zheng ora ci crede: servendo con palle nuove, tiene ancora la battuta agevolmente e al cambio campo parte avanti 0-15, salvo poi fare i conti con una Muchova centratissima che non sbaglia nulla e sale 5-3. Zheng rischia concedendo due quindici alla rivale, poi però vince lo scambio del match con un salvataggio a rete prodigioso. Poi, il game chiave: Zheng avanza in risposta e Muchova commette tanti errori, finendo sotto 15-40. Annulla entrambe le opportunità la ceca, ma è costretta a concederne altre due ai vantaggi che diventano una battaglia di nervi. La vince Muchova, che alla prima palla set non sbaglia e trascina tutto al terzo set dopo un’ora e cinquantatré minuti di gioco.

Nel terzo set Zheng apre bene al servizio, sistemando le cose dal 30-30, poi Muchova, che al toilet break chiesto da entrambe si è cambiata e sfoggia un completo total break, deve rincorrere da 15-40 e alla prima palla break la cinese colpisce con una risposta in lungolinea terrificante e sale avanti 2-0 e servizio. Non c’è più storia e la campionessa in carica sposta benissimo la più compassata avversaria, tenendo la battuta a zero per un 3-0 che anche a livello psicologico è una montagna da scalare niente male per la ceca. Che nel quarto gioco concede ancora palla break sul 30-40 e la annulla, tenendo poi la battuta ai vantaggi. La Zheng alterna grandi colpi a momenti in cui soffre la qualità dell’avversaria, e così la ceca trascina il game ai vantaggi e poi si procura la palla del controbreak, trovando un meraviglioso passante incrociato con cui riapre tutto. Ma il sesto game per Muchova è un calvario: dopo aver annullato quattro palle break, di cui due ai vantaggi, e con una palla del tre pari non sfruttata, deve capitolare alla quinta chance della Zheng, che così torna avanti 4-2 e servizio e nel fondamentale è un vero martello, salendo agevolmente sul 5-2. Poi, in risposta, arriva il primo match point sul 30-40 ed è sufficiente per assegnare il titolo.

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