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PALERMO – “Ho cercato di buttare la palla in campo, lei mi ha concesso qualcosa e ho vinto”. E’ stanca ma felice e visibilmente orgogliosa Jasmine Paolini, che dopo una battaglia di quasi tre ore ha avuto la meglio di Irina-Camelia Begu per 6-4 5-7 7-6(4) davanti a un pubblico numeroso e completamente schierato dalla parte dell’azzurra, specie in occasione della querelle con il giudice di sedia: “In un game in cui serviva, nel primo punto ha tirato un dritto che a me sembrava poter essere fuori. Poteva essere chiamato dentro come fuori, ho chiesto all’arbitro di venire immediatamente a controllare, ma lei si è rifiutata perché non c’era più il segno, non mi sembra una cosa normale. Lì per lì mi sono un po’ deconcentrata però sono contenta di essere sempre rimasta attaccata al match, ho dato il massimo e sono stata ripagata”, spiega l’azzurra in conferenza stampa.
Jasmine Paolini affronterà la testa di serie numero uno del tabellone Kiki Bertens nei quarti di finale: “Il mio allenatore ha detto che voleva giocassi con la Bertens: sono contentissima, è una bella esperienza quella di giocare contro le tenniste più forti. Io provo a giocarmela e vediamo come va”. La tennista toscana spiega il modo in cui è arrivata questa vittoria meravigliosa e a tratti insperata: “Non sono fresca. È una vittoria più in chiave psicologica, oggi non mi sentivo benissimo. Ho servito male, a volte le partite vanno così, si vincono dal punto di vista mentale stando sempre concentrati. Non ho mai mollato oggi, nemmeno sul 4-1 sotto al tie-break. Lei mi ha aiutato un po’, io sono riuscita a non regalare altro. Il pubblico mi ha aiutato molto: dedico questo risultato alla mia famiglia e al mio team che mi sostiene sempre”, conclude Paolini.
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