La finale del torneo Wta di Monterrey 2019 è stata conquistata dalla spagnola Garbiñe Muguruza, che è riuscita a superare l’esperta Victoria Azarenka per 6-1, 3-1 (rit.), in uno scontro tra ex numero 1 al mondo, purtroppo costretto a terminare anzitempo per infortunio della bielorussa.
LA CRONACA – Riguardo il primo set, Muguruza effettua un avvio fulmineo, riesce subito ad ottenere un break dominando gli scambi con un dritto potente e ragionato, mettendo in seria difficoltà Azarenka su ogni punto. La tennista di Minsk nel corso del quarto gioco ha tre opportunità di break per portare sul 2-2 la situazione, ma Muguruza non demorde e piazza aggressivamente quattro vincenti di fila, per poi conquistare il game di battuta con un servizio al corpo, che la bielorussa non riesce a controllare.
Durante il quinto gioco Muguruza ha l’opportunità di mettere la freccia con il doppio break e non se la fa sfuggire, mettendo in estrema apprensione Azarenka che, pur giocando bene, non riesce ad arginare la solidità della spagnola che sembra avere la concentrazione dei giorni migliori. Nel sesto gioco la bielorussa spinge bene con il rovescio incrociato e conquista due palle break, che l’iberica annulla con due vincenti da urlo; Azarenka conquista una terza palla break in un game maratona, ma la costanza d’intensità di Muguruza si fa valere e conquista il prezioso gioco del 5-1. L’atleta spagnola domina il settimo game, strappando con una certa facilità il servizio all’avversaria, che si mostra parecchio nervosa per alcune scelte arbitrali: set chiuso sul 6-1.
Il secondo set si apre con una Azarenka troppo sofferente a livello fisico, avendo accusato problemi alla gamba che non le permettono non solo di giocare come vorrebbe, ma addirittura di camminare normalmente. La bielorussa, sfortunatissima, accenna un pianto all’inizio del secondo game. Azarenka decide di non mollare subito, giocando da ferma e tenendo il turno di servizio, grazie agli errori di una Muguruza forse condizionata dall’inusuale situazione. Vika Azarenka è costretta al più beffardo dei ritiri e Garbiñe Muguruza conquista un torneo comunque giocato in maniera esemplare, avendo trovato quella concretezza che negli ultimi periodi non sempre l’ha caratterizzata.