
Iga Swiatek - Foto Geoff Burke / IPA Sipa USA
Iga Swiatek c’è. La numero 2 al mondo batte in due set 6-2 7-5 Caroline Garcia, n.74 WTA, e avanza al terzo turno del Miami Open, quarto WTA 1000 stagionale, dove dovrà vedersela con Elise Mertens, reduce dal successo (6-4 6-1) su Peyton Stearns. Non è stata una passeggiata per Swiatek, anzi il copione è stato ben più equilibrato di quel che il punteggio lascia immaginare, sicuramente ben diverso dal 6-2 6-0 di Indian Wells. Tutto facile nel primo set. Swiatek sale 3-0 e non sfrutta la palla break del 5-0. Nell’ottavo game sale 40-0, si guadagna tre set point e sfrutta il terzo. Ben più combattuto il secondo periodo. Swiatek strappa il servizio in apertura, ma Garcia rimonta e si porta sul 3-1, prima del break a zero firmato dalla polacca. Che cancella un set point (5-5) al decimo game e sa essere più cinica dell’avversaria, come dimostra subito dopo con il break che le consente di andare a servire per il match: sale 40-0 e alla prima chance chiude la contesa.
Ha faticato ancora di più Paula Badosa, n.11 WTA e decima testa di serie. La spagnola vince 7-5 1-6 7-6(3), dopo 2 ore e 19 minuti di battaglia, contro la canadese Victoria Mboko, 18 anni, n.162 del ranking, presente in tabellone grazie ad una wild card. Una chance meritata, viene da dire dopo un secondo set vinto 6-1 con l’83% dei punti vinti con la prima di servizio e tre palle break su tre salvate. Nel set decisivo, dopo uno scambio di break tra il sesto e il nono gioco, e un’occasione sprecata da Mboko all’undicesimo game, il verdetto va al tie break: Badosa sale 6-3 e al primo match point non perdona.

La sorpresa di giornata arriva sul court 2 dove Alexandra Eala, n.140 WTA, diventa la prima giocatrice filippina a sconfiggere un’avversaria in Top 30. A farne le spese è la lettone Jelena Ostapenko, n.25 della graduatoria, battuta 7-6(2) 7-5. Il break in apertura (alla quinta chance) mette in salita il cammino di Eala, che cede il servizio anche nel terzo game (0-3). La rimonta si concretizza con due break consecutivi tra il sesto e il decimo game. Si va al tie break, dove Eala riesce a chiudere al primo set point a disposizione. Copione diverso nel secondo periodo. Stavolta è la filippina a salire 3-0. Puntuale anche la rimonta fino al 5-5 con Ostapenko che spreca anche un set point. Un errore pesante perché nel game successivo è Eala a strappare la battuta (6-5). Le prove generali per l’esultanza finale maturata al primo match point dopo un rovescio in rete di Ostapenko.