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Sloane Stephens è la prima finalista del Wta di Miami 2018. La campionessa in carica degli Us Open, neo top-10 grazie al brillante torneo in Florida, supera per la seconda volta nel giro di un paio di settimane Victoria Azarenka in rimonta e con lo score di 3-6 6-2 6-1. A differenza di quanto accaduto ad Indian Wells, in questa occasione è la bielorussa a gettare alle ortiche quanto di buono fatto sino al 6-3 2-0, cedendo dodici dei successivi tredici giochi.
PRIMO SET – Posta in palio altissima ma a soffrirne, nelle prime battute dell’incontro, è solamente la Stephens. Pronti, via l’americana cede due volte la battuta e va sotto 3-0 dando l’idea di non riuscire ad avere le armi giuste per impensierire un’Azarenka centrata e determinata. Con il passare dei minuti la Stephens entra in partita, iniziando a difendersi e raccogliendo qualche errore dell’avversaria. Completata la rimonta la detentrice degli Us Open crolla improvvisamente, perdendo campo e profondità nei colpi. Azarenka ne approfitta subito, alzando nuovamente il ritmo e strappando per due volte consecutive il servizio all’avversaria: 6-3
SECONDO SET – Il secondo parziale sembra solo apparentemente la fotocopia del primo con la bielorussa che parte forte, strappa il servizio alla Stephens e sale 2-0. L’americana non ci sta, recupera il break immediatamente e completa la rimonta. Il quinto gioco è quello decisivo, con l’Azarenka che va sotto 0-40, si issa sino al 40-40 ma perde comunque il servizio subendo l’aggressività della Stephens che inizia a piazzare un dritto vincente dopo l’altro. L’ex numero 1 del mondo inizia a perdere fiducia e un doppio fallo nel settimo gioco spiana la strada all’americana che, aiutata anche dal nastro sul 30-30, strappa ancora il servizio all’avversaria e si porta sul 5-2, prima di chiudere agevolmente nel game successivo
TERZO SET – Nel terzo e decisivo set l’emorragia non si ferma. La Stephens va subito avanti di un break dopo un game lottato ai vantaggi , centrando così il settimo gioco di fila. L’americana non perde la concentrazione e in pochi minuti mette le mani sul match. La bielorussa, visibilmente stanca e piuttosto nervosa inizia a perdere il controllo dei colpi, soprattutto del rovescio. Con orgoglio l’Azarenka riesce ad aggiudicarsi un game, ma il match ha il destino segnato: Stephens è in finale, attende ora una tra Ostapenko e la sorprendente Collins.