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Dopo la strepitosa cavalcata ad Indian Wells, continua il momento magico della giovane Naomi Osaka, che all’esordio nel Wta Premier Mandatory di Miami supera in maniera nettissima la otto volte campionessa a Key Biscayne, Serena Williams, col punteggio di 6-3 6-2. Altra performance incredibile della nipponica, dimostratasi inappagata dal recente successo e scesa anche oggi in campo con una lucidità , una cattiveria agonistica ed una precisione nei colpi davvero invidiabile. Ne paga dunque le conseguenze una Williams che dimostra di poter ancora offrire il tennis e l’intensità necessarie per fare partita pari contro quella che oggi appare essere la tennista da battere.
Hanno parlato di destino, gli appassionati, quando il sorteggio ha messo di fronte la più grande campionessa in attività nel circuito, ancora ai primi match dal rientro dopo la nascita della sua prima figlia, e la giocatrice più in forma del momento, campionessa proprio domenica a Indian Wells. Tra le due, motivo di ancor più grande interesse, si trattava oggi del primo confronto diretto, con Osaka giunta ormai al numero 22 del mondo e chiamata subito ad un’altra prova complicata dal punto di vista soprattutto mentale: dopo aver battuto tenniste di grande fama come Sharapova, Radwanska, Pliskova e Halep, il primo turno metteva l’asiatica davanti alla ex dominatrice del circuito, Serena Williams, per di più nel torneo che l’ha vista trionfare più volte, precisamente otto.
Come ampiamente prevedibile, in avvio quella delle due ad avvertire più tensione è la Osaka, che nel secondo game si vede subito costretta ad una reazione di carattere, grazie alla quale annulla una palla break, prima di portare a casa un game che poteva rivelarsi subito decisivo. Dopo il momento di difficoltà , il servizio prende a fare la differenza per entrambe le tenniste, che pochissimo spazio lasciano all’avversaria in risposta. Spesso è la Williams ad avere in mano le redini delle scambio, ma la Osaka riesce a difendersi quasi sempre in maniera eccellente, obbligando l’attuale numero 491 del mondo a prendersi dei rischi eccessivi, spesso tramutatisi poi in errori.
Accade esattamente questo nel settimo gioco, quello che rompe l’equilibrio del primo parziale: senza l’aiuto della prima di servizio la Williams deve necessariamente fare i conti anche con le aggressive risposte della nipponica, che prende allora il sopravvento e si conquista, causando un ultimo errore di rovescio della Williams, il primo break del match, che la lancia così sul 4-3. Da qui, tutta la differenza tra le due tenniste in questo momento comincia a palesarsi progressivamente. La Williams infatti prova la reazione nell’ottavo gioco, ma dall’altra parte della rete la Osaka comincia a prendere sempre più fiducia, rimanendo allo stesso tempo lucida dal punto di vista tattico, ma giocando con una profondità ed un ritmo che ancora questa versione della Williams non può tenere. Ne consegue che anche da fondo campo la Osaka riesce a prendere il controllo delle operazioni, con la otto volte campionessa che deve invece correre da una parte all’altra del campo per sperare di rimanere a galla: per la numero 22 del mondo arriva così il secondo break consecutivo, con il definitivo 6-3 in una conclusione di primo set davvero meravigliosa, con un’aggressività ed una precisione che mettono in ginocchio la beniamina di casa.
Con due giocatrici così potenti, al primo servizio non molto penetrante, anche la risposta diventa un fattore davvero importante e i game di servizio, più che mai all’inizio del secondo set si fanno tesissimi. Tra il secondo ed il terzo gioco entrambe annullano una palla break, tenendo il turno di battuta con tante difficoltà . A testimonianza dello stato di grazia della Osaka c’è soprattutto il terzo gioco, quando la tennista residente in Florida piazza ben quattro ace ed in situazioni di capitale importanza, quale una parità o l’ultimo punto, ferendo così la Williams con la stessa arma che le ha garantito, in questi anni, di poter rimanere quasi sempre superiore dal punto di vista psicologico alle proprie avversarie.
Il turno di servizio salvato, galvanizza ancora di più la Osaka che nel quarto gioco torna a dominare in risposta e dunque a strappare il servizio al proprio idolo d’infanzia. Acquisito il vantaggio, sul 3-1 in favore della 20enne giapponese, si chiudono i giochi, con la Williams non più in grado di reagire alla risposta, contro una Osaka pienamente in controllo, lucida ed apparentemente invulnerabile di fronte alla ex numero 1 del mondo. Quella della 36enne però, è ancora una versione troppo poco in fiducia per competere contro la numero 6 della Race Wta. Nell’ottavo game arriva, così, dopo un’ora e 18, la definitiva chiusura del match, sancita dal 28esimo ed ultimo errore della Williams, che si arrende senza scampo, per 6-3 6-2, ad una Osaka ancora in stato di grazia dopo il successo sulla costa Ovest degli Stati Uniti.
Una superiorità emersa dalla metà del primo parziale, quella della Osaka, che una volta resasi conto di poter sfruttare al meglio i problemi della propria avversaria, non ha più tentennato, vincendo 9 degli ultimi 11 giochi. Dovrà , invece, ancora lavorare la Williams per ritrovare il suo tennis: l’americana evidenzia ancora delle lacune nella ricerca della palla e, ovviamente nella forma fisica, senza riuscire di conseguenza a spingere per più di un certo numero di colpi consecutivi con la precisione e la profondità necessarie per fare la differenza e tentare l’impresa di scalare nuovamente il ranking. La Osaka, che soprattutto per la potenza e la precisione al servizio nei momenti clou ha oggi mostrato ancora una volta di avere delle armi molto simili alla Williams, potrà continuare nel suo momento magico: al secondo turno la attende però la pericolosissima Elina Svitolina, ultima giocatrice capace di batterla, in quel di Dubai.
Parlando di tenniste ancora rientrate da poco nel circuito Wta, invece, buone notizie sono arrivate sempre in giornata dallo Stadium 1 e sono quelle riguardanti Victoria Azarenka: la bielorussa ha infatti dominato la giovane americana Catherine Bellis, qualificandosi per il secondo turno con il punteggio di 6-3 6-0 dopo soli 66 minuti di gioco. La ex numero 1 del mondo affronterà ora la testa di serie numero 14, Madison Keys.