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Si è da poco conclusa la terza giornata del Wta Premier Five di Indian Wells: nei match di secondo turno sono scese in campo le prime teste di serie, nella parte alta del tabellone. Vittorie in due set per Simona Halep e Karolina Pliskova: la rumena ha superato la sorella della numero 5 del mondo, Krystina Pliskova, mentre la ceca ha superato una connazionale della numero uno del ranking, la 27enne Irina-Camelia Begu. Un gran bel risultato, ottenuto con molta più fatica, è quello Jelena Ostapenko, numero 6 del tabellone, che ha eliminato al terzo e decisivo set la svizzera Belinda Bencic. Nonostante le mille difficoltà e le 3 ore e 17 di gioco, anche Petra Kvitova ha conquistato il pass per il terzo turno, ma il verdetto più incredibile di giornata è stato senza dubbio la sconfitta, per mano di Sachia Vickery, della numero 3 del mondo, Garbine Muguruza.
Proprio dalla più grande sorpresa di giornata non può che cominciare la nostra analisi dei match in California, con il pubblico statunitense che ha vissuto una serata piena di adrenalina, chiusasi con la grande gioia per la bellissima vittoria della tennista di casa, Sachia Vickery, contro la campionessa in carica di Wimbledon, Garbine Muguruza. Dopo un primo set condotto piuttosto facilmente dalla spagnola, il match si è fatto davvero equilibrato ed entusiasmante, grazie soprattutto alla nettissima crescita della numero 100 del mondo dopo essere stata sotto anche di due break nel secondo parziale. Ha liberato la propria testa da ogni paura, la 22enne della Florida, riuscendo a giocare senza più nulla da perdere, e su una intensità davvero invidiabile, proprio mentre la Muguruza ha cominciato a mostrare i primi segni di debolezza. Il punto di svolta è arrivato proprio nel dodicesimo game del secondo set, quando dopo diverse occasioni per approdare la tie-break, la Muguruza ha perso in un solo colpo il servizio, il set e tutte le certezze di inizio match, sotto i colpi vincenti di una Vickery in pura trance agonistica, sospinta da tutto il pubblico dello Stadium 1. Nel terzo, mentre l’atteggiamento della Muguruza si faceva sempre più arrendevole, la Vickery è stata ancor più brava nel mantenere alta l’attenzione, completando la più grande vittoria della sua carriera dopo 2 ore e 11 minuti di gioco con il punteggio di 2-6 7-5 6-1. Una sfida per niente semplice attende ora l’americana, che dovrà vedersela contro una Naomi Osaka apparsa in grandissima forma negli ultimi giorni: dopo la vittoria nel primo turno contro Maria Sharapova, la giapponese ha dominato oggi un’altra delle migliori giocatrici Wta dell’ultimo decennio, la polacca Agnieszka Radwanska.
La maratona di giornata viene invece dallo Stadium 2, ed è quella che ha visto protagoniste la testa di serie numero 9, Petra Kvitova, e la kazaka Yulia Putintseva. In un match sulla carta abbastanza chiuso, visto anche il momento di forma della ex numero 2 del mondo, solamente dopo 3 ore e 17 di battaglia la ceca è riuscita a chiudere la contesa, superando non solo una coraggiosa Putintseva, ma anche una versione davvero poco entusiasmante di sé stessa, col punteggio finale di 6-7(4) 7-6(3) 6-4. Ha sempre fatto la partita, la Kvitova, ma con tantissimi alti e bassi, come dimostrano i 66 vincenti al fronte di 78 errori non forzati. La Putintseva si è invece tenuta su un rendimento più equilibrato, riuscendo a sfruttare tutti gli errori della sua avversaria finché ha potuto. Il servizio è stato, sin dal primo set, un nemico per entrambe le giocatrici e alla fine del match i break saranno addirittura undici. Dopo aver pareggiato i conti, la Kvitova sembrava finalmente poter chiudere in maniera più agevole, ma gli errori di dritto, sono stati oggi una costante estremamente negativa per la campionessa di Dubai, che ha spesso tantissimo anche dal punto di vista mentale per rimanere a galla, in una giornata costellata anche di doppi falli, 18 a fine match. Il coraggio e l’attenzione, per una prestazione difensivamente molto positiva, non sono bastati alla numero 81 del mondo, che si è dovuta arrendere dopo essere stata avanti 4-2 nel parziale decisivo. Ha vinto infatti grazie alla sua esperienza, la numero 9 del seeding, audace nel non cambiare il proprio atteggiamento aggressivo, che nonostante i tantissimi non-forzati ha dato alla fine i suoi frutti, con un parziale di quattro giochi consecutivi nel finale in grado di mettere fuori gioco definitivamente la kazaka. Al terzo turno, la mancina classe 1990 se la vedrà ora con la statunitense Amanda Anisimova, che a soli 16 anni di età ha surclassato per 6-4 6-1 Anastasija Pavlyuchencova.
Esordio vincente anche per la numero 1 del mondo, Simona Halep, che dopo i problemi fisici mostrati a Dubai è oggi tornata alla vittoria contro Krystina Pliskova. A differenza della Kvitova, pur in una giornata molto faticosa nei turni di battuta, la rumena è riuscita a giocare in maniera impeccabile nelle fasi conclusive dei due set, chiudendo con un doppio 6-4 che ora deve rappresentare il punto da cui ripartire per ritrovare progressivamente un livello sempre superiore: al terzo turno la aspetta ora l’americana Caroline Dolehide, che contro pronostico ha estromesso Dominika Cibulkova dopo 2 ore e 20 di lotta. Notizie positive invece, vengono da Karolina Pliskova, la più celebre delle sorelle, che dopo un pessimo approccio nel primo set ha chiuso il match per 7-6(4) 6-1, con un parziale di 12 giochi a 2 dall’1-5 del primo set.
Successo all’esordio nel torneo anche per l’altra Top-10 in campo oggi, la numero 6 del mondo Jelena Ostapenko, uscita vincitrice dalla suggestiva sfida contro Belinda Bencic, ancora alla ricerca dei risultati che possano quanto meno riavvicinarla ad una posizione tra le prime 32 giocatrici del mondo. In un match davvero molto altalenante il set più equilibrato è stato il primo, decisosi, dopo uno scambio di break, nei suoi ultimi due game: sul 4-4, la Ostapenko ha salvato quattro palle break, prima di chiudere per 6-4, strappando in extremis il servizio all’avversaria. Ha reagito alla grande la Bencic nel secondo parziale, crollando però malamente nel set decisivo ed arrendendosi col punteggio finale di 6-4 3-6 6-1. Oltre a Muguruza, Radwanska, Cibulkova e Pavlyuchencova, sono cadute altre cinque teste di serie, tra cui, su tutte, la britannica Johanna Konta, eliminata in due set dalla giovanissima Marketa Vondrousova. La ceca, al terzo turno, sarà la protagonista di un match che potrebbe riproporsi tante volte in futuro, contro un’altra promettente giovane del circuito, la 19enne Aryna Sabalenka: la bielorussa numero 63 del mondo ha infatti rovinato il rientro nel circuito di Svetlana Kuznetsova, vincendo con lo score di 6-4 6-3. E’ stato invece più dolce il ritorno alle competizioni di CoCo Vandeweghe, numero 17 del tabellone, che col punteggio di 6-0 7-6(6) ha superato Kaia Kanepi. Per la statunitense il prossimo ostacolo è la greca Maria Sakkari, che ha lasciato solo sei game ad una deludente Ashleigh Barty. Tra gli altri risultati, vittorie in due set per Kristina Mladenovic sulla veterana Samantha Stosur e per Petra Martic che ha impedito a Barbora Strycova di raggiungere Karolina Pliskova per il derby ceco in programma al terzo turno.
Domani scenderà in campo anche la parte bassa del tabellone, dove protremo finalmente osservare gli esordi di Caroline Wozniacki e Angelique Kerber, mentre Serena Williams e Victoria Azarenka potranno effettuare un test assolutamente più indicativo, rispettivamente contro Kiki Bertens e Sloane Stephens.