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Kiki Bertens è l’ultima tennista a strappare il pass per le Wta Finals di Singapore 2018. Un giusto riconoscimento per l’atleta olandese, eletta most improved player della stagione, arrivato grazie al forfait della numero 1 al mondo Simona Halep. Vediamo nel dettaglio il suo indimenticabile 2018.
L’ANNO DI KIKI BERTENS
Kiki inizia il 2018 nel segno della sconfitta. Estromessa a Sydney da Garbine Muguruza e a Melbourne dalla futura vincitrice Caroline Wozniacki, l’olandese deve fare i conti con alcuni problemi fisici, che la costringono al ritiro a San Pietroburgo e una settimana dopo ad una prestazione non all’altezza contro Qiang Wang. La tournée americana non porta risultati particolarmente esaltanti, ma la consapevolezza che le condizioni fisiche della tennista di Wateringen stanno migliorando (chiedere per credere a Venus Williams,costretta a quasi tre ore di battaglia sotto il sole di Miami).
Trascorsa questa prima parte di stagione molto travagliata, torna a splendere il sorriso sul volto di Kiki che ritrova la condizione fisica migliore, ma soprattutto la sua amata terra rossa. A Charleston in realtà la terra è verde, ma il gradimento della superficie non è certo minore per la 27enne olandese, che proprio in America conquista il suo primo titolo del 2017, dopo aver vinto 5 partite senza perdere un parzialee aver superato in finale, al termine diuna rocambolesca battaglia, la beniamina di casa Madison Keys, costretta ad inchinarsi suo malgrado. Dopo un torneo di Stoccarda in ombra (viene eliminata all’esordio da Karolina Pliskova), Kiki torna a macinare gran tennis e stende tutte le sue avversarie in quel di Madrid fino alla finale, in cui deve arrendersi 6-3 al terzo ad una strepitosa Petra Kvitova. E dopo due sconfitte premature a Roma e Norimberga, Bertens parte per Parigi consapevole che sulla terra battuta può creare grattacapi a chiunque. Purtroppo per lei, troppo presto sulla sua strada c’è Angie Kerber, che in 2 tie-break la estromette dallo slam parigino vendicando la sconfitta subita due anni prima al primo turno.
Arriva dunque la stagione in erba, superficie in teoria meno adatta a Kiki, ma la musica non cambia. Sui prati dell’All England Club la tennista olandese disputa uno splendido torneo, sconfiggendo avversarie del calibro di Venus Williams(8-6 al decisivo set) e Karolina Pliskova, prima di cedere ad una straordinaria Julia Goerges, che raggiunge la prima semifinale slam.
La stagione di Kiki, partita così in sordina tra problemi fisici e scarsa fiducia, prende finalmente piede e dopo aver raggiunto i quarti a Montreal, dove esce di scena per mano dell’australiana Barty, vince il primo Premier 5 della carriera a Cincinnati, prendendosi il lusso in finale di annullare match point e battere la numero 1 al Mondo Simona Halep. Le gioie non si fermano qui per la tennista nativa dei Paesi Bassi che, dopo aver lasciato Flushing Meadows con un po’ di amaro in bocca(sconfitta al terzo turno da Vondrousova 7-6 al terzo set), vince ancora un titolo, questa volta a Seoul perdendo solo un set in finale contro Tomljanovic. Nell’ultimo mese Bertens gioca tanto per provare ad agganciare l’ultimo posto disponibile per Singapore, ma incappa in diverse sconfitte scivolando così al nono posto della race. Halep tuttavia, alle prese con un’ernia del disco da più di un mese, rinuncia alle Finals e regala alla 27 olandese il debutto alle Finals.
IL MOMENTO DI BERTENS E L’ESORDIO A SINGAPORE
La stagione di Kiki, come descritto in precedenza, è stata molto negativa e sfortunata fino all’approdo sulla terra battuta. Da quel momento in poi ha incominciato ad inanellare vittorie su vittorie, dimostrando per altro con i quarti a Wimbledon e la vittoria di Cincinnati che, nonostante la terra battuta resti la superficie più congeniale per il suo tennis, ha adattato il suo gioco anche a superfici più rapide. Dotata di ottimi fondamentali, l’olandese ha migliorato molto negli ultimi 2 anni il servizio, assolutamente necessario per recitare nel tennis moderno la parte della protagonista. Nonostante sia il ritiro della rumena, classifiche alla mano, a consentirle di esordire a Singapore, è assolutamente meritato l’accesso alle Finals ed è altresì certo che la numero 1 d’Olanda non vorrà fare la “Cenerentola”.E chissà che, senza particolari pressioni, Bertens possa regalarsi la gioia più grande di un 2018 già ampiamente positivo.