Dopo quasi un decennio da spettatrice, l’Italtennis torna protagonista alle WTA Finals. Lo fa Riyadh, nella prima edizione saudita del torneo che chiude la stagione femminile e lo fa al termine di un’annata di risultati che nessuno avrebbe mai lontanamente immaginato a gennaio, quando Jasmine Paolini agli Australian Open per la prima volta andava oltre il secondo turno in una prova dello Slam. A Melbourne, la tennista toscana raggiunse poi gli ottavi di finale. Cosa è successo dopo è nella memoria di tutti, dal trionfo nel ‘1000’ di Dubai alle due finali major a Parigi e Wimbledon, fino al best ranking di n°4 al mondo conquistato proprio questa settimana. Il tutto con la ciliegina sulla torta dei successi in doppio insieme a Sara Errani, con tanto di oro olimpico conquistato ai Giochi. L’esordio della coppia azzurra avverrà nella giornata di domenica, mentre quest’oggi Jasmine fa il suo debutto alle Finals nel suo primo incontro valevole per il Girone Viola, nel quale è stata inserita inieme ad Aryna Sabalenka, Qinwen Zheng ed Elena Rybakina.
La prima sfida sarà proprio con quest’ultima, la tennista kazaka che arriva in Arabia Saudita da quinta testa di serie. E se da un lato il sorteggio non è stato troppo clemente nei confronti di Jasmine, ponendola di fronte alla bielorussa numero uno al mondo e alla cinese che è la giocatrice più in forma del circuito in queste ultime settimana, senza dubbio la sfida contro Rybakina appare per più ragioni come quella più aperta a qualsiasi pronostico. La vincitrice dell’edizione 2022 di Wimbledon non gioca infatti dagli US Open ed è scesa in campo soltanto due volte dopo la stagione sull’erba, perdendo un match a Cincinnati contro Leylah Fernandez e poi superando l’australiana Destanee Aiava a New York prima di dare forfait al turno successivo. Tanti malanni fisici e probabilmente non solo per la nativa di Mosca con passaporto del Kazakhstan, che durante l’estate annunciò anche la separazione dallo storico coach Stefano Vukov. Tra l’altro è notizia di queste ore che il suo prossimo allenatore, a partire dalla off-season, sarà un altro croato, ovvero Goran Ivanisevic, in un connubbio altamente intrigante.
Ma quello sarà argomento caldo nelle prossime settimane. Ora a Riyadh l’ex coach di Djokovic non c’è e, come già sottolineato, se Paolini vuole avere chances di ottenere una storica qualificazione alle semifinali, molto passa per questo incontro inaugurale. La mancanza di partite sulle gambe della sua avversaria si farà senz’altro sentire e l’allieva di Renzo Furlan potrà contare anche su un paio di recenti precedenti in cui ha ben impressionato contro Rybakina. È ancora ben impressa nella mente di tutti la vittoria nei quarti del Roland Garros, ma anche a Stoccarda la tennista italiana diede filo da torcere a colei che poi vinse il torneo superando anche Iga Swiatek in semifinale. Per Jasmine è stata una stagione molto lunga e soprattutto stracolma di partite tra singolare e doppio e nelle sue ultime apparizioni qualche campanello d’allarme era arrivato, in particolare in quella netta sconfitta patita da Magda Linette a Pechino. Certo, pochi giorni dopo a Wuhan giocò un buon torneo, impegnando anche fino alla fine Zheng in un match che lascia buone sensazioni in ottica Finals. E sarà inoltre interessante scoprire quanto questi ultimi 20 giorni di stop le abbiano giovato sotto il piano del recupero sia fisico che mentale. Intanto, la speranza è che possa godersi al meglio questo suo storico debutto nel torneo dedicato alle 8 migliori giocatrici della stagione. Un traguardo che definire meritato sarebbe riduttivo.