Dall’inviato a Singapore
Sono state decise le semifinaliste delle WTA Finals di Singapore ed è quindi tempo di bilanci per chi è stata eliminata, come nel caso di Garbine Muguruza e Karolina Pliskova, ma anche di un ultimo sforzo per chi domani giocherà per un posto in finale e questo vale per Svetlana Kuznetsova ed Agnieszka Radwanska.
Come già raccontato nel pezzo di cronaca, è stata Garbine Muguruza a vincere il primo singolare di giornata, quando però per lei e per Svetlana Kuznetsova non c’era più nulla in palio in termini di qualificazione. Per la spagnola, però, è stato importante finire la stagione evitando uno 0-3 pesante nella fase a gironi: “in tutta onestà, entrando in campo sapevo che sarebbe stato duro per me trovare la motivazione di fare bene. Alla fine il mio lato competitivo è uscito e ho reagito al meglio al primo set perso. Una vittoria oggi mi fa andare a casa un pochino più felice, perché il primo match ho avuto match point e ho perso, il secondo match è stato tirato… avevo bisogno di una vittoria qui”.
“Questo 2016 è stato un anno complicato”, ha ammesso la tennista spagnola: “ad inizio stagione c’erano tante aspettative, però per quanto mi allenassi non vincevo molti match ed è stato decisamente frustrante. Poi mi sono calmata e sono arrivati i risultati. Poi ovviamente sono aumentate le responsabilità, le aspettative e le emozioni da gestire. È stata davvero dura per me, anche se non cambierei nulla di quest’anno”.
Per tutte ora è il momento di pensare alle vacanze, ma la Muguruza non è tipa che si prepara per tempo: “non ho ancora un piano, anche perché non sapevo quando avrei finito qui, quanti giorni avrei avuto etc. Poi devo vedere chi dei miei amici a casa è disponibile, perché ora iniziano le mie vacanze, ma le persone normali non sono in vacanza in questo periodo…”
“Penso che il primo set abbia giocato davvero bene”, ha spiegato la russa: “poi ci sono stati molti game ai vantaggi, che però non sono riuscita a vincere, ma è stata molto brava Garbine a portarli a casa. Bisogna darle tutti i meriti di questa vittoria perché nel secondo e nel terzo set ha giocato davvero benissimo”.
“Non è stato facile per me trovare le forse oggi”, ha comunque raccontato la Kuznetsova: “non è l’ideale scendere in campo sapendo che è già fatta, che quello che hai fatto nei primi due match è quello che conta e questo non influenza nulla”.
Nonostante l’ennesima sconfitta netta per mano della Radwanska (qui la cronaca) la Pliskova è apparsa rilassata in sala stampa, conscia di aver giocato un buon match e che pur non avendo raggiunto le semifinali può essere contenta della sua prima apparizione alle Finals: “ci sono tanti aspetti positivi per me da portare via da queste finali, su tutti l’aver vinto un match al debutto in questa competizione. Non è facile e non tutti ci riescono. Ho giocato del buon tennis e non ho nulla da recriminarmi per come è andata”.
“Per me è sempre dura giocare contro Aga, specialmente su una superficie così che ben si adatta al suo gioco e poco al mio”, ha spiegato la ceca: “ma penso anche che lei abbia giocato davvero bene, ha sbagliato pochissimi colpi, qualcosina nel primo set e basta. Penso sia stata una buona partita per entrambe, anche se l’ha vinta lei”.
Si è infine lasciata andare ad un piccolo scherzo riguardo le foto postate dalla gemella che recentemente è andata in vacanza: “Ora è il suo turno, ma gliela farò pagare. Tra un paio di settimane lei sarà di nuovo in campo ad allenarsi e sarò io quella in vacanza!”
Ovviamente felicissima la Radwanska, che può continuare la sua difesa del titolo: “penso che ogni volta che giochiamo per qualche motivo trovo il mio miglior tennis. Ma è stata una settimana di ottimo tennis da parte mia, sapevo che avrebbe servito bene e quindi ero pronta”.
“Ho giocato per tre settimane di fila contro Caro (Wozniacki) per cui sono pratica nel giocare contro un’amica”, ha scherzato parlando dell’imminente match contro la Kerber: “lei quest’anno ha meritato di diventare numero 1, ha giocato benissimo tanti tornei su tutte le superfici, ha vinto due slam… domani però dovrò dimenticarmi di tutto finché siamo in campo, ma alla fine siamo professioniste per cui siamo abituate, dopo la stretta di mano è tutto come prima”.