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WTA Finals, Kuznetsova: “O i capelli o la partita”, Pliskova: “Dormirò fino a mercoledì”

Svetlana Kuznetsova - Foto robbiesaurus CC BY-SA 2.0

Dall’inviato a Singapore, Giulio Gasparin

Nonostante si siano giocati solo due match come da consuetudine alle WTA Finals, con due partite finite in tre set con un match point salvato da chi poi ha vinto in entrambi i casi, quest’oggi la sala stampa si è chiusa attorno alle 3 del mattino. Nonostante ciò, l’adrenalina, l’imprevedibilità e la qualità dei due incontri ha fatto sì che nessuno lasciasse l’arena prima di aver sentito le parole delle quattro giocatrici ed è stato a ben ragione. Anche se sconfitte, infatti, sia Agnieszka Radwanska (racconto match Radwanska – Kuznetsovache Garbine Muguruza hanno parlato apertamente, senza nascondere la loro delusione, mentre la gioia di Svetlana Kuznetsova e quella di Karolina Pliskova (racconto match Pliskova – Muguruza) sono state un piacere da ascoltare a trascrivere per chi anche in Italia si sta ormai avviando verso il letto.

Non poteva sapere che non sarebbe stata l’unica a salvare match point prima di vincere il proprio match, ma di certo la Kuznetsova è stata la prima a farlo dopo essersi tagliata una bella ciocca di capelli nel mezzo del terzo set: “Mi davano fastidio già da un po’, perché erano di una lunghezza che non riuscivo ad incastrare nella mia fascetta e ogni volta che colpivo un dritto mi si infilavano negli occhi. Ho pensato: ora cos’è più importante i miei capelli o il match? Sono contenta abbia pagato l’azzardo, i capelli ricresceranno anche se non ho ancora visto il danno che ho fatto”.

Contrariamente alle altre ragazze a queste finali, la russa ha avuto solo mezza giornata per testare le condizioni di gioco del campo, essendo arrivata solo ieri da Mosca: “ci stavo proprio pensando. Mentre ero a Tianjin c’era anche Aga e proprio le mi ha detto che sarebbe volata direttamente qui per riposarsi un po’ e allenarsi sul campo di gioco. Io di contro sono andata a Mosca e poi sono arrivata qui all’ultimo… diciamo che è stato proprio l’opposto il mio avvicinamento. Provato il campo sapevo avrebbe favorito lei: è lento e la palla non salta, ma mi sentivo in fiducia e quindi ci ho provato fino alla fine”.

Una Radwanska dagli occhi rossi, segno di lacrime appena fermate, è arrivata in conferenza stampa ancora segnata duramente dalla sconfitta: è molto frustrante perdere una partita così, specie quando già al primo avevo avuto molte chance e me le sono fatte sfuggire. Purtroppo sono cose che possono succedere quando giochi contro una giocatrice come Sveta e non sfrutti le chance che ti crei”.

L’anno scorso, la tennista di Cracovia aveva trovato la qualificazione alle semifinali nonostante una sola vittoria nel girone, per cui lei sa che nulla è compromesso, nonostante il match point sfumato: “questo tipo di match sicuramente ti fa crescere e dà una lezione per il futuro. In torneo come questi dove si gioca un girone è ancora più importante impararla in fretta. Lei poi è una giocatrice che sa fare tutto in campo, è solida e continua. Nulla è ancora detto, è solo il primo giorno, per cui si vedrà cosa succederà”.

Occhi meno rossi, ma comunque molto disappunto nelle parole e nello sguardo della Muguruza che come la polacca prima di lei si è vista sfumare un match point prima di perdere la propria partita di debutto. Contrariamente alla Radwanska, però, la campionessa degli open di Francia si è trovata addirittura sul 5-2 e servizio nel terzo set: “ho sbagliato la volée sul match point per via della tensione, ma a parte quello non è cambiato nulla. Penso che entrambe abbiamo giocato un match di alto livello e contro di lei le situazioni possono ribaltarsi in fretta. Avrei potuto giocarmi meglio alcuni punti, per questo sono delusa”.

Anche per lei però, tutto è ancora aperto: “l’ho visto l’anno scorso, ogni game può essere importante, visto che si erano qualificate alle semifinali proprio per quello alcune giocatrici. Ovviamente quando scendi in campo vuoi vincere, però oggi mi sono sentito bene e dovrò dare tutta me stessa anche nei prossimi match”.

Tutta un sorriso invece la Pliskova, che ha commentato l’orario della sua conferenza (le 2 del mattino) così: “penso sia la più tarda della mia carriera, però dovrò fare lo stesso le cose che faccio sempre, come la fisioterapia. Poi mi butterò a letto e se mi alzo per mercoledì sarà già positivo!

Ovviamente si è parlato anche della partita: “è stata davvero dura perché mi sono trovata avanti di un break nel secondo e poi anche 3-0 nel tie-break e ho comunque perso il set. Lei ha alzato di molto il livello del suo gioco, è stata più solida e ha smesso di fare errori come prima. Sono contentissima di essere riuscita a girarla al terzo set”.

Per la ceca c’è stato anche un momento difficile con le chiamate dei giudici, tanto che in un solo game ha ribaltato quattro volte altrettante chiamate a suo sfavore grazie all’occhio di falco: “ad un certo punto pensavo che tutto andasse contro di me, perfino le chiamate dei giudici. La verità è che lei ha preso molte righe, così come anche io l’ho fatto e può succedere. Penso che alla fine l’occhio di falco mi abbia davvero aiutata oggi”.

Con la speranza di chiudere la sala stampa prima delle tre del mattino, si ritorna in campo già domani con il secondo turno di gioco per il gruppo rosso ed il big match tra Simona Halep e Angelique Kerber.

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