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Le WTA Finals hanno preso il via a Cancun, ma le polemiche continuano. Le giocatrici sin da quando sono arrivate la scorsa settimana in Messico hanno espresso il loro disappunto per come è stato organizzato quello che è il torneo più importante dell’anno per la WTA. Problemi facilmente prevedibili, considerato che la scelta di svolgere il torneo a Cancun è stata presa solo a settembre inoltrato. Lo stadio temporaneo costruito nelle ultime settimane è stato ultimato solo nella giornata di sabato, ciò significa che le partecipanti non hanno potuto allenarsi sul campo in cui si disputa a tutti gli effetti il torneo. “Devo dire che sono davvero delusa fin qui dalla WTA e dalla mia esperienza in queste Finals. Come ho detto nella mia conferenza stampa di oggi, mi sento veramente non rispettata dalla WTA. Penso che molte di noi si sentano così. Questo non è il livello di organizzazione che ci aspettiamo dalle Finals”. A dichiararlo è Alyna Sabalenka, numero uno al mondo, su Instagram.
“A essere onesta, non mi sento sicura a muovermi sul campo il più delle volte: il rimbalzo non è regolare, e non siamo state in grado di allenarci su questo campo fino a ieri. Non è per niente accettabile per me con tutto quello che vale questo torneo e quanto c’è in palio”, dice. La tennista bielorussa ha in ogni caso voluto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato duramente negli ultimi giorni affinché lo stadio fosse pronto.
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